Altra giornata amara per la Reggina, che senza demeritare più di tanto torna a subire una sconfitta casalinga. A passare al Granillo questa volta è il Cesena che non gioca certo la partita della vita e porta a casa i tre punti
sfruttando al massimo tutta la pochezza difensiva della Reggina e la grande giornata del suo portiere ultraquarantenne. Al triplice fischio finale sono vigorosi i cori di contestazione alla squadra da parte della curva e nelle prossime ore non sono da escludere decisioni importanti riguardo alla guida tecnica.
LA PARTITA - La squadra di Iaconi affronta quella di Bisoli con i due ultimi arrivati in campo dal primo minuto: Tedesco è subito leader del centrocampo, mentre Fiorillo va in porta da subito per la febbre che ha colpito Pietro Marino.
Già dalla prima frazione si capisce che il ritorno del centrocampista è destinato ad essere una mossa proficua per la Reggina che trae notevoli benefici dalla sua presenza in campo. Agli amaranto mancava, infatti, un centrocampista completo, in grado di gestire e farsi consegnare il pallone dai compagni quando gli avversari pressano, di inserisi, di saltare l'uomo e creare superiorità numerica a centrocampo, ma soprattutto bravo a innescare il pressing anche nella trequarti avversaria.
Iaconi teme il Cesena e si copre inserendo Barillà al posto di Missiroli, mettendo da parte i propositi di 3-4-3 e affidandosi a un 3-5-2 in cui il centrocampista dell'under 21 può dare una mano a Rizzato in fase di copertura.
L'approccio degli amaranto è ottimo e non è un caso che dopo nove minuti passino in vantaggio.
Il calcio d'angolo di Pagano viene ribattuto, l'ex riminese raccoglie la battuta della dfesa cesante e con un perfetto cross di sinistro trova Lanzaro che, di testa, insacca imparabilmente nell'angolo alla destra di Antonioli.
Il Cesena d non riesce a sfondare sulla destra con Schelotto, ma ha vita facile sulla sinistra Adejo spesso viene preso in mezzo dall'ex di turno Lauro e da Giaccherini, ma nonostate la costante spinta su quel settore i bianconeri riescono a produrre poco se non un insidioso cross rasoterra respinto da Fiorillo e una conclusione al volo di Do Prado finita altissima.
La Reggina tiene bene, sebbene Bonazzoli spesso risulti isolato in avanti. Pagano, pochi minuti prima del duplice fishio dell'arbitro Rocchi, potrebbe raddoppiare sfruttando un contropiede portato ottimamente avanti da Tedesco, ma il suo sinistro, deviato da un difensore, viene parato da Antonioli con la mano di richiamo.
Dopo l'intervallo, il Cesena trova il pareggio approfittando di una dormita colossale della difesa di Iaconi: Schelotto dalla destra vede Parolo inserirsi da dietro, il centrocampista ha tutto il tempo per stoppare e depositare il pallone in rete, alle spalle di un incolpevole Fiorillo.
Il portiere capitola per la seconda volta al 66'. Do Prado si concede trenta secondi di finte in area senza che nessuno lo ostacoli, e con un destro a giro sul secondo palo beffa l'estremo difensore amaranto.
La Reggina reagisce e assedia gli avversari per tutto il resto della gara. Antonioli si trasforma in Superman e prima compie un prodigio su una conclusione ravvicinata di Bonazzoli, bravo ad avere la meglio in una mischia, poi para un rigore calciato malissimo a Pagano.
In pieno recupero il Cesena trova il terzo gol con Bucchi.
da strill.it