La Reggina, come al solito, si ferma sul più bello. Sembrava essere il momento giusto per ricucire in modo quasi definitivo il distacco con le squadre che lottano per garantirsi l'accesso ai playoff, invece gli amaranto, dopo essersi trovati in vantaggio, si fanno rimontare dal Gallipoli, squadra ampiamente alla porta, e tornano nuovamente a confrontarsi con i propri limiti.
Per un tempo gli ospiti sono padroni del campo, poi si eclissano nella seconda frazione, consegnando la gara alla squadra di Giannini, che a parte alzare il livello di intensità del proprio gioco fa poco altro.
Quella del “Via del Mare” è una gara dai ritmi lenti. La Reggina si difende con ordine e quando attacca mette in seria difficoltà i padroni di casa, che con la loro difesa a tre fanno fatica a contenere il tridente amaranto ancora una volta sugli scudi.
Nei primi minuti il più attivo è Missiroli, ma col passare del tempo è Pagano a salire in cattedra e le sue accelerazioni “palla al piede” danno l’idea di essere particolarmente indigeste alla retroguardia avversaria.
E’ da un suo spunto che nasce il gol del vantaggio: il servizio è per Bonazzoli che, dal limite dell’area, ha il tempo di stoppare e calciare a giro un pallone imprendibile per il portiere Sciarrone.
Il Gallipoli, la stessa squadra che si è vista scippare tre punti dal Torino solo due settimane fa, fa poco o nulla per impensierire Marino, che giganteggia soprattutto sulle palle alte che spiovono in area in occasione dei calci piazzati battuti dai salentini.
La squadra di Iaconi potrebbe affondare in più viste le difficoltà in fase difensiva degli avversari, ma nel finale di tempo gli ospiti preferiscono gestire il pallone fino al momento del duplice fischio dell’arbitro.
Ad inizio primo tempo la Reggina si addormenta e dopo dieci minuti il Gallipoli trova il pareggio: Di Carmine si beve Lanzaro sulla destra e mette in mezzo un pallone che Mancini, appostato sul secondo palo, spinge in rete.
L’inerzia della gara cambia e i giallorossi moltiplicano le forze attuando un pressing che non si era visto per tutta la gara. Iaconi capisce che tira una brutta aria, inserendo forze fresche in attacco con Cacia al posto di Bonazzoli.
Sulla destra la Reggina soffre e da quel lato nasce anche il lato del raddoppio: da una corta respinta la palla giunge a Scaglia che stoppa e indirizza verso il secondo palo un sinistro rasoterra su cui Marino non arriva.
Gli amaranto danno l’impressione di essere rimasti negli spogliatoi, non bastano gli innesti di Barillà e Nicholas Viola al posto di Adejo e Carmona a cambiare le cose.
Al 94’ Cacia, da solo in area, spreca un occasione d’oro , calciando di contro balzo e facendo fare un figurone al portiere del Gallipoli, Sciarrone.
Non è giornata.
Da strill.it