La Reggina torna alla vittoria battendo il fanalino di coda Salernitana.  Un risultato rotondo quello ottenuto degli amaranto che offrono una prova convincente, caratterizzata dalla grande solidità di una  squadra che pare aver ritrovato l’autostima che aveva perso prima dell’arrivo di Iaconi, sebbene non tutti i problemi siano totalmente scomparsi.
E’ un duello fratricida quello che si consuma al Granillo tra le due squadre, vincolate da un ferreo gemellaggio esistente tra le tifoserie.

La Salernitana in campo sembra trarre vantaggio dal non avere nulla da perdere e appare decisamente più sciolta rispetto ai padroni di casa, che per larghi tratti della prima frazione subiscono il pressing degli ospiti.

Sotto il profilo della cronaca sono pochi gli spunti che vengono offerti dal primo tempo. Il primo squillo lo regala Ciccio Cozza, in quello che per anni è stato il suo stadio,  provando a sorprendere Cassano da calcio d’angolo, ma l’ex piacentino è pronto a deviare la sfera al di sopra della traversa.

La squadra di Iaconi fatica a trovare spazi e deve dire grazie al suo portiere se intorno alla mezz’ora  non va in svantaggio. Cassano  è bravo nell'opporsi opporsi ad una conclusione di prima intenzione di Soligo, bravo a smarcarsi al limite dell’area.

Sull’angolo susseguente, al 32’, scatta il contropiede da cui la Reggina trova il vantaggio.  Brienza trova il pallone al limite dell’area, innesca il movimento di Pagano a sinistra che serve in profondità Buscè, l’ex empolese, davanti a Polito, non sbaglia..

Il primo tempo si chiude con una scena piuttosto singolare.  Pagano, beccato dalla tribuna per un cross sbagliato, manda a quel paese il pubblico che scaglia la sua rabbia contro di lui e inizia a fischiarlo ogni qualvolta tocca palla.  Al duplice fischio arbitrale Iaconi lo richiama pesantemente, prima Barillà e poi Lanzaro gli dicono qualcosa, lui chiede scusa con ampi gesti e viene sommeso dagl applausi del pubblico.

Ad inizio ripresa la Salernitana perde Cozza che chiede il cambio per evidenti guai fisici, la Reggina fa girare il pallone e dà l’impressione di voler gestire il pallone, mantenendo una certa supremazia territoriale.

Pagano intende ripagare la benevolenza del pubblico e per farlo confeziona il secondo assist del match. E’ il minuto numero cinquantaquattro,  l’ex esterno del Rimini batte un corner che permette a Cascione di schiacciare in rete il pallone che vale il 2-0.

Ogni tanto i granata  si concedono qualche fiammata ed il solito Soligo che si vede respingere un insidioso rasoterra da Cassano.

La Reggina gioca sul velluto di chi è in vantaggio ed è soprattutto più forte.  Il gol del 3-0 porta la firma di Missiroli, che chiude una partita che forse è durata solo mezz’ora.  Nel finale c’è gloria per Jadid che con un tiro dai trentacinque metri firma la rete della bandiera per i campani.

da strill.it