Strascico di polemiche dopo Deliese-Virtus Rosarno
Strascico di polemiche dopo Deliese-Virtus Rosarno

La gara di domenica tra Deliese e Virtus Rosarno ha lasciato uno strascico polemico.

Di seguito le note diffuse dalla Virtus Rosarno e la replica della Deliese.

 

VIRTUS ROSARNO:

L’ufficio stampa dell’ASD Virtus Rosarno, a nome di tutta la società e del Presidente Antonella Naso, intende esporre quanto segue:

Domenica 30 marzo, una delegazione di dirigenti, insieme alla squadra, è partita da Rosarno alla volta di Delianuova, dove è giunta in tarda mattinata. Dopo aver pranzato presso un ristorante locale, la squadra ha raggiunto lo stadio, pronta a disputare l’incontro.

Nel frattempo, anche i tifosi della Virtus Rosarno arrivavano allo stadio, occupando la tribuna a loro riservata. Sul campo, la nostra squadra ha lottato con determinazione, conquistando una vittoria meritata.

Ma oggi non possiamo parlare solo di calcio. Perché quella che doveva essere una giornata di sport si è macchiata di un episodio vergognoso.

A fine partita, un nostro tifoso, un ragazzo che vive per questi colori, è stato vigliaccamente aggredito alle spalle. Un attacco vile, reso possibile da una gestione irresponsabile della sicurezza: i cancelli sono stati aperti troppo presto, generando il caos e permettendo che si verificasse un fatto inaccettabile.

Non possiamo più tacere. Troppe volte siamo stati costretti a subire in silenzio, mentre altrove si chiudevano entrambi gli occhi. Rosarno è sempre stata sotto i riflettori, giudicata con severità, mentre in altri contesti tutto passava inosservato.

Noi non ci stiamo.

Vogliamo giustizia. Vogliamo rispetto. E soprattutto, vogliamo continuare a vincere sul campo, con lealtà, con il lavoro e con l’onore di chi non ha mai abbassato la testa.

Questa squadra lotta. Questa squadra crede. Questa squadra non si ferma.

Confidiamo nella giustizia e facciamo un grande in bocca al lupo al nostro tifoso Giuseppe, augurandogli una pronta guarigione ed un presto ritorno a casa.

 

DELIESE:

In merito al comunicato diramato dalla società ASD Virtus Rosarno, sentiamo il dovere – nonché l’obbligo morale – di replicare con chiarezza, fermezza e rispetto, per tutelare non solo la nostra società sportiva, ma anche il buon nome di un intero paese, da sempre sinonimo di accoglienza, correttezza e amore per lo sport.

I fatti accaduti domenica 30 marzo allo stadio comunale di Delianuova sono stati descritti in maniera parziale, distorta e infondata dal comunicato della Virtus Rosarno, nel tentativo – mal riuscito – di gettare fango sulla nostra realtà sportiva e sul nostro territorio.

È doveroso innanzitutto chiarire che nessun tifoso rosarnese è stato aggredito alle spalle, come falsamente sostenuto.

La verità è ben diversa: già durante il primo tempo, alcuni appartenenti al tifo organizzato della Virtus Rosarno hanno tentato di scavalcare e superare le transenne, staccando tutti cartelloni pubblicitari in modo da aizzare la tifoseria locale, causando attimi di tensione che nulla hanno a che vedere con il clima di sportività che noi, come società, ci sforziamo ogni domenica di garantire.

A fine partita, la situazione è degenerata per colpa esclusiva di una lite interna tra gli stessi tifosi ospiti, divisi e in conflitto fra loro, che ha acceso gli animi nel settore ospiti.

Ma ciò che davvero ci lascia sconcertati è l’ennesima falsificazione dei fatti: è stato un nostro tifoso, un ragazzo di Delianuova, ad essere aggredito vigliaccamente da un gruppo di sostenitori rosarnesi, mentre si stava tranquillamente dirigendo verso l’uscita ignaro del pericolo. Altro che “attacco alle spalle”: si è trattato di un atto brutale e gratuito, che nulla ha a che fare con i valori dello sport.

Non solo. A corredo del clima d’odio portato da una parte della tifoseria avversaria, alleghiamo la prova fotografica del nostro furgone societario, utilizzato per il trasporto dei calciatori tra Gioia Tauro a Delianuova, imbrattato con materiale osceno mediante l’uso di bombolette spray.

[La prova fotografica relativa al furgone verrà allegata nella sezione commenti, in modo da evitare che contenuti forti o sensibili compaiono immediatamente nella lettura del comunicato, permettendo così che ognuno possa visionarla in modo consapevole]

Non bastasse la vigliaccheria del gesto, lo stesso è stato addirittura pubblicato sui social da chi si professa “tifoso”. Questo è il livello di certi “supporter”. Questo è lo “spessore” di chi oggi pretende rispetto e giustizia.

La società ASD DELIESE dice basta.

Basta alle accuse sistematiche e strumentali. Basta all’ipocrisia di chi si erge a vittima mentre semina odio e provocazione.

Delianuova è un paese modello, che ha sempre accolto ogni squadra ospite con garbo e rispetto.

Lo testimoniano le decine di società che qui sono venute e ripartite nel massimo della serenità.

Siamo una società storica, che fa calcio con dignità e passione da decenni. E se c’è qualcuno verso cui, spesso, si sono davvero chiusi entrambi gli occhi, quella è la nostra realtà, troppo spesso penalizzata, ignorata, sottovalutata.

Sulla partita, infine, qualche parola va spesa: la DELIESE ha dominato l’incontro, gestendo il gioco dall’inizio alla fine. Il gol arrivato all’ultimo minuto da parte della Virtus Rosarno è figlio di un’azione isolata in una gara in cui hanno pensato solo a difendersi, nella speranza di strappare un pareggio, e non certo a vincere con merito.

A tutto questo si aggiunge l’ignobile gesto di un loro giocatore, che si è permesso di sputare in faccia a uno dei nostri tesserati: un comportamento indegno, inaccettabile e gravemente antisportivo, che ci auguriamo venga sanzionato dalle autorità competenti.

L’ASD DELIESE continuerà a difendere il calcio pulito, la passione vera, il rispetto per le regole e per l’avversario. E continuerà a farlo con la forza di chi crede in un progetto sano, genuino, che mette al centro i valori umani prima ancora di quelli sportivi.

Chiediamo rispetto. Chiediamo giustizia.

Ma soprattutto chiediamo che venga finalmente riconosciuto il valore di una società che ha sempre onorato questo sport, sul campo e fuori.