Quanto riportato dal comunicato della Bovalinese merita un approfondimento. Non mi pare di aver mai attaccato personalmente il presidente Ferrigno, per sostenere queste cose ci vogliono le “prove” (articoli a mia firma, servizi televisivi etc.etc) altrimenti si tratta di “aria fritta”. Da giornalista iscritto all’USSI (Unione stampa sportiva italiana) e direttore di un’emittente televisiva ho espresso solo giudizi di natura tecnica, di costruzione della squadra e di alcuni movimenti di mercato, fermo restando che non ho mai fatto i conti in tasca a nessuno e quindi ognuno è libero di muoversi come meglio crede. Ci mancherebbe altro. La mia è solo una critica sportiva e null’altro, quindi non vedo cosa ci possa essere di personale con il signor Ferrigno. Nelle trasmissioni da me condotte ho spesso detto che da alcuni anni la Bovalinese parte con un programma finalizzato a ridurre i costi di gestione (politica encomiabile) ma poi quando si arriva a dicembre si deve sempre intervenire per cercare di sistemare le cose per centrare la salvezza anche con l’ingaggio di calciatori molto quotati ( non faccio nomi per motivi di brevità). Quindi non vedo in questa mia considerazione quale solidarietà debba essere espressa al presidente …… Si tratta di una critica che da giornalista ho mosso al presidente in quanto appunto è appunto colui che rappresenta la Bovalinese calcio. Quelle che il signor Ferrigno definisce gratuite illazioni per me sono delle semplici considerazioni giornalistiche che vorrei esprimere liberamente senza condizionamenti.
Finora, in circa 23 anni di giornalismo, nessuno aveva messo in dubbio la mia precisione e siccome si mette quasi in dubbio l’onestà del nostro comportamento, è giusto dire al signor Ferrigno ed a tutta la dirigenza della Bovalinese, come stanno le cose:
premetto che nessun invito era stato fatto per la presenza negli studi o per una partecipazione in diretta ma la richiesta era stata formulata per un intervento telefonico da registrare , ovviamente, senza voler minimamente interferire, con gli impegni di lavoro del signor Ferrigno.
Questi i fatti: in data 28/09/2009, intorno alle ore 16,30 circa, dopo aver intervistato telefonicamente il presidente del Roccella , per un principio di equità giornalistica ,quindi per parlare della Bovalinese ho contattato il presidente Ferrigno sul suo cellulare senza ricevere alcuna risposta. Quindi, alla presenza dei tecnici della televisione, ho chiamato presso la sua azienda di Bovalino dove la centralinista mi ha detto che il signor Ferrigno era impegnato, invitandomi a richiamare 10 minuti dopo . Cosa che ho fatto puntualmente. Dopo alcuni minuti di attesa telefonica ( ma questo non importa) la centralinista mi ha detto che il presidente Ferrigno si trovava fuori sede e che sarebbe mancato per alcuni giorni. Nulla di strano, ci mancherebbe altro. Qualche ora dopo, invece, nel corso di altra trasmissione sportiva in onda su altra emittente il signor Ferrigno ha inviato messaggi tra cui uno di auguri al neo presidente della sezione arbitri di Locri. Con stupore mi sono chiesto : “qui due sono le cose o il signor Ferrigno si è negato consapevolmente a noi oppure la centralinista, che prima mi aveva detto di richiamare dopo 10 minuti, mi ha fatto attendere ancora a vuoto al telefono comunicandomi che il signor Ferrigno era fuori sede. Cosa poi, come si può notare, rivelatasi non vera. Questo era il chiarimento da me richiesto e non mi pare che qui ci sia nessun attacco al presidente. Ancora più grave, poi, ai limiti del reato di diffamazione, è l’assunto finale del comunicato dove , secondo i dirigenti , io avrei “minacciato” di non parlare più della Bovalinese. Premesso che la “minaccia” non fa parte dei miei comportamenti di vita, la cosa è assolutamente e totalmente destituita da ogni fondamento in quanto , per fortuna, c’è la registrazione della trasmissione dalla quale si evince che io ho solo chiesto appunto un “chiarimento” con i dirigenti della Bovalinese. Non ho mai detto che se il presidente Ferrigno non fosse intervenuto in trasmissione non si sarebbe parlato più della Bovalinese . Ho detto, invece, che alla luce di questo comportamento tenuto dal legale rappresentante, senza un chiarimento necessario, non avrei parlato più della Bovalinese , certamente perdendo ascolto, ma in sintonia con il mio modo di essere cioè quello di una persona che ha sempre dato rispetto agli uomini e lo pretenderebbe, e sottolineo pretenderebbe, anche dagli altri. Chiudo dicendo che anche io, usando lo stesso linguaggio del comunicato, non sarò più disposto a tollerare rappresentazioni o esposizioni distorte di fatti e avvenimenti, specie se dovessero ripercuotersi sulla mia sfera personale e professionale, essendo determinato a tutelare nelle sedi più opportune la mia onorabilità e decoro. E con questo spero vivamente che la polemica si chiuda qui.
Per questa sera l’emittente ha invitato un calciatore della Bovalinese per la registrazione del programma “Anteprima Sport”, condotto da Gianluca Albanese, al quale, come potrà confermare lui stesso, ho affidato in ampia autonomia e totale libertà (anche sulla scelta degli ospiti) la conduzione del programma. Questo per dimostrare che da parte dell’emittente TRS non c’è stato, non c’è e non ci sarà mai nessun problema sia con la ASD Bovalinese che con tutte le altre squadre del nostro comprensorio che con sacrifici partecipano ai tornei dilettantistici.
Cordiali saluti
Avv. Antonio Tassone