Attesa finita, lo spettacolo può avere inizio. Prende il via domani pomeriggio (domenica 8 settembre, fischio d’inizio ore 15), il Campionato di Serie D 2024/2025. Il girone I vedrà protagoniste quattro compagini calabresi, in un quadro che si conferma ad assoluta trazione isolana: su 18 squadre complessive, ben 12 sono siciliane, due campane e quattro, appunto, le nostre corregionali.
Sono del raggruppamento: Akragas, Castrum Favara (che approda in categoria con il titolo del Canicattì), Acireale, Sant’Agata, Enna, Licata, Nissa, Nuova Igea Virtus, Paternò, Ragusa, Sancataldese e Siracusa. Quattro tasselli nuovi e otto conferme. Calabria con tre rappresentanti in meno rispetto allo scorso campionato: dentro Reggina, Vibonese, Locri e la neo promossa Sambiase. A completare la griglia di partenza anche Scafatese e Pompei, provenienti dai due gironi dell’Eccellenza campana.
La valutazione complessiva alla vigilia della prima giornata offre tre spunti d’analisi. Anzi tutto, questa stagione non prevede nel menù corazzate ammazza campionato o squadre “materasso”. Elementi importanti per lo spettacolo e per la tenuta del percorso sportivo. Di sicuro, Reggina e Siracusa proveranno a vincere il titolo fino all’ultima giornata.
C’è poi il fattore “equilibrio”: secondo gli esperti, questo campionato vedrà molte piazze appaiate su valori tecnici e ambientali molto simili.
Quindi il dimensionamento del parco under: i titolari obbligatori in campo non saranno più quattro, ma tre.
La domenica d’esordio propone un programma da subito interessante. Prove esterne per Vibonese e Reggina, rispettivamente in casa di Nissa e Igea Virtus. Test significativi, in un assaggio di calcio estivo dove però entrano in scena i tre punti. Occhio, dunque, alla concentrazione. Il Sambiase ospita la big Siracusa per la sua prima assoluta in interregionale, mentre il Locri cerca i primi punti del torneo al “Macrì” contro l’Akragas. Le altre gare: CastrumFavara-Enna; Pompei-Paternò; Ragusa-S. Agata; Sancataldese-Licata; Scafatese-Acireale.