Locri, Davide Lauritano: «Emozionante l'esordio contro il Paternò, impaziente per l'inizio del campionato»
Locri, Davide Lauritano: «Emozionante l'esordio contro il Paternò, impaziente per l'inizio del campionato»

Abbiamo intervistato Davide Lauritano, giovane portiere classe 2006, in forza al Locri - Serie D girone I. Lauritano, assistito dalla sua agenzia B.F.B. Management- Alessandro Pelusio, ci ha raccontato le sue prime esperienze calcistiche fino all'approdo a Locri. Nei preliminari di Coppa Italia contro il Paternò ha esordito con il cavallo alato. L'intervista:

"Davide Lauritano, portiere classe 2006, attualmente in forza al Locri in Serie D. Raccontaci un po' di te. Sono Davide Lauritano, sono nato il 28 dicembre 2006 e gioco nel Locri in prestito dalla Juve Stabia come portiere. Gioco a calcio da quando avevo sei anni e ho iniziato a giocare nella scuola calcio Boys Sannicolese, a San Nicola La Strada. Sono stato quattro anni li fino a quando non mi trasferisco allo Sporting Casapulla per un anno. In seguito ho fatto tre anni allo Sporting Curti Camorani e infine un anno alla Polisportiva Sannicolese. Poi passo alla Juve Stabia dove faccio due anni prima di arrivare qui a Locri in prestito."

"Hai esordito in maniera positiva in Coppa Italia contro il Paternò. Quali sono le tue sensazioni per la nuova stagione? L’esordio contro il Paternò é stato emozionante per me, perché comunque é stata la prima partita che ho fatto tra i “grandi” e con una tifoseria che era lì a sostenerti, quindi questo sarà nell’arco di tutta la stagione stimolo di maggiore responsabilità e concentrazione. Riguardo la partita abbiamo giocato bene, ci é mancato solo il gol, poi purtroppo si sa che quando si arriva ai rigori é sempre questione di fortuna. Comunque non vedo l’ora di iniziare il campionato e dare il massimo per aiutare la squadra a fare il meglio possibile e cercare di ripagare la fiducia di tutto lo staff e la dirigenza riposta nei miei confronti."

"Come reputi il tuo percorso nelle giovanili della Juve Stabia dal punto di vista personale? Il mio percorso nelle giovanili della Juve Stabia é stato un qualcosa in crescendo, perché arrivai nel 2022 aggregato direttamente alla primavera dove inizialmente non vi trovai spazio e giocai la prima metà della stagione nel gruppo u18 regionale. Nella seconda metà della stagione venni aggregato in primavera dove collezionai panchine e una presenza nei playoff di categoria. Nell’estate 2023 arrivò la chiamata della prima squadra per partite in ritiro con loro. Io ero incredulo, ma allo stesso tempo ero anche molto contento e carico. Fatto il ritiro passo in primavera, però comunque ho fatto tanti allenamenti con la prima squadra. Con la primavera abbiamo fatto un grande cammino arrivando prima in finale con l’Avellino perdendo a causa del loro piazzamento migliore e poi nella “seconda chance” contro la Pro Vercelli. Però ciò non toglie quello che abbiamo fatto durante l’anno e i miglioramenti sono stati notevoli sia come squadra che personali."

"Che ricordi e aneddoti ti porti dietro della tua infanzia calcistica? Nella mia infanzia calcistica mi porto tanti ricordi belli passati con i miei vecchi compagni di squadra e i mister e, per me, il ricordo che mi porto dietro é il tempo passato con loro che é stato davvero fondamentale per la mia crescita sia calcistica che morale. Qualche aneddoto posso dire che sin dai primi giorni di scuola calcio avevo la passione del portiere nonostante avessi iniziato a giocare in attacco."

"Dall'inizio della tua carriera chi ti ha aiutato di più? Durante la mia carriera molte persone mi hanno aiutato nella mia crescita, in primis la mia famiglia che mi ha sostenuto anche nei momenti difficili e che mi accompagnavano agli allenamenti e alle partite. Tutti i mister che ho avuto sono stati fondamentali perché da ognuno di loro ho imparato qualcosa, dalle scuole calcio fino a Locri. In particolare tengo a ringraziare Alfonso Camorani, che mi ha fatto migliorare con la tecnica podalica ed é stato con me per 6 anni. Soprattutto sono stati importanti tutti i mister dei portieri che ho avuto sin da piccolo come Amedeo Petrazzuolo e Aniello Esposito che nell’ultimo anno mi hanno fatto fare un salto di qualità enorme rispetto a due anni fa. Fondamentali sono stati anche Diego D’Orta e Alessandro Pelusio, i miei procuratori che mi seguono e mi aiutano nella mia carriera calcistica."

"Come mai hai deciso di diventare portiere? Quali sono, a tuo parere, le tue qualità migliori? La scelta di diventare portiere é stata casuale ma nemmeno troppo. Come detto precedentemente ho avuto sempre la passione del portiere nonostante avessi iniziato a giocare in attacco. Ho giocato in attacco per due anni, dopodiché in una partita mancava il portiere e il mister stava decidendo chi far andare in porta e io non ho esitato ad andare, da lì non mi spostai più dai pali. Credo che io sia un portiere abbastanza agile e reattivo nei pali e bravo col gioco coi piedi."

"Che obiettivi ti stai ponendo in vista della prossima stagione? I miei obiettivi in vista della prossima stagione é fare bene, mettermi in mostra e totalizzare quante più presenze e clean sheet possibili."

"Qual è il tuo idolo? Sogno nel cassetto? Il mio idolo, come la maggior parte degli italiani é Gianluigi Buffon, che per me é stata fonte di ispirazione e lo reputo il migliore della storia. Il mio sogno nel cassetto é quello di giocare in Serie A per molti anni."

(Fonte foto: aclocri1909_official Instagram)