Reggina, intervista a Pietro Simonetta: “Sogno la Serie A con gli amaranto, Barillà fonte di ispirazione”
Reggina, intervista a Pietro Simonetta: “Sogno la Serie A con gli amaranto, Barillà fonte di ispirazione”

Abbiamo intervistato, in esclusiva, Pietro Simonetta centrocampista della Reggina classe 2006. Cuore reggino, Pietro ha svolto tutta la trafila delle giovanili con gli amaranto diventando nella scorsa stagione anche capitano della formazione under 17. Ragazzo umile e determinato a raggiungere i suoi obiettivi, Simonetta si è raccontato a noi partendo dal suo approdo al centro sportivo del Sant’Agata più di 10 anni fa fino all’incoronazione con la fascia da capitano ceduta da Nino Barillà lo scorso dicembre. Insomma, una storia tutta da scrivere quella tra Pietro e la Reggina:

Pietro Simonetta, giovanissimo classe 2006, centrocampista della Reggina. Da oltre 10 anni fai parte della squadra amaranto con la quale sei cresciuto fin da bambino. Raccontaci un po' l'inizio e i tuoi primi ricordi in maglia amaranto. Da piccolo ho praticato contemporaneamente sia basket che calcio, poi la mia scelta è ricaduta sul secondo sport. I primi ricordi alla Reggina sono legati al primo ingresso al Sant’Agata, nello spogliatoio e sul campo. Ricordo i primi momenti in cui portavo il borsone pesante da solo senza l’aiuto dei miei genitori poiché la società ci tiene alla crescita oltre che sportiva anche personale e caratteriale di ogni giocatore. Non dimenticherò mai anche i primi tornei fatti in giro per l’Italia e in Calabria, momenti molto emozionanti.”

Lo hai scelto tu il ruolo da mediano fin da bambino oppure preferivi giocare in altre posizioni? Da bambino giocavo in qualsiasi ruolo, poi crescendo i vari mister che ho avuto hanno iniziato a posizionarmi nel centro del campo fino ad arrivare ad occupare il ruolo di mediano davanti la difesa, il mio preferito.”

Lo scorso anno sei stato il capitano dell'under 17 della Reggina totalizzando 27 presenze e 3 assist in campionato. Inoltre sei stato convocato in questa stagione anche dalla rappresentativa Serie D Under 18. Che differenza c'è tra il campionato giovanile e quello dilettantistico? Come stai vivendo la quotidianità, gli allenamenti e le partite tra i "grandi" in prima squadra? Secondo me la differenza riguarda principalmente l’intensità degli allenamenti e delle partite. Tuttavia queste diversità a lungo andare non ti pesano più di tanto perché inizi ad abituarti ai ritmi.”

“Il 17/12/2023 hai realizzato il sogno di esordire con la maglia della Reggina entrando al posto di un campione come Nino Barillà che ti ha consegnato la fascia di capitano. A cosa hai pensato in quel momento? In quel momento sono stato felicissimo per l’esordio ma non mi sarei mai aspettato di ricevere la fascia da capitano. È stata una sorpresa che mi ha colto impreparato.”

“Nel corso della stagione hai totalizzato 6 apparizioni fino a questo momento. Tra cui una partita da titolare contro il Castrovillari in cui hai saputo con coraggio e determinazione dare prova della tua qualità. Giocare un'intera partita al Granillo che emozioni ti ha dato? C'è qualche compagno in particolare che ti dà più consigli? Giocare titolare è sempre una grande emozione, farlo al Granillo ancora di più. Tutti i miei compagni giornalmente cercano di darmi dei consigli ma se devo trovarne uno in particolare non posso far altro che nominare Nino Barillà.” 

Il tuo capitano Barillà, cosa stai imparando da lui? Inoltre, quali sono le qualità che vorresti migliorare? Nino è un punto di riferimento, mi dà suggerimenti sia dentro che fuori dal campo, quest’anno sto imparando molto da lui. Sono convinto che non si smette mai di imparare, devo migliorare sicuramente su tanti aspetti come la finalizzazione.”

Il numero 40 lo hai scelto o ti è stato affidato? Quale numero vorresti indossare in futuro e perché? Il numero 40 l’ho scelto io perché è l’anno di nascita di mio nonno Pietro. Lui mi ha sempre seguito da quando ho iniziato a giocare a calcio, assistendo a tutte le partite e a tutti i tornei, il mio più grande fan. Gli altri numeri che mi piacciono sono il 6 e l’8.”

“Come valuti il tuo percorso fino a questo momento con la maglia della Reggina e cosa ti aspetti dal futuro? Qual è il tuo sogno nel cassetto? Fino ad ora lo valuto come un grande percorso di crescita perché ho e sto imparando tanto. Il mio sogno nel cassetto è quello di poter arrivare a giocare in Serie A con la maglia amaranto oltre che segnare sotto la Sud.”

 

(Fonte foto: Lillo D'Ascola)