Un terzo del torneo è già andato in archivio e questo al netto di distorsioni di calendario dovute all’inserimento tardivo della Reggina nel raggruppamento o del clamoroso ritiro del Lamezia dei giorni scorsi. Il cammino del girone I di Serie D giunge al termine di un primo step ideale, utile soprattutto per tracciare alcune considerazioni sull’andamento del campionato. E in questo senso, anche la dodicesima giornata ha ribadito il trend generale. Bene le big, male (malissimo) le medio-piccole. Domenica scorsa la Vibonese ha vinto (settima vittoria di fila e incredibile filotto di “clean sheet” casalinghi) travolgendo tra le mura del “Razza” l’Igea Virtus. La Reggina ha sbancato il campo del Castrovillari, mentre le ultime quattro della classe hanno steccato inesorabilmente ancora una volta: Locri, Gioiese, San Luca e, appunto, Castrovillari. Ma andiamo con ordine: detto dei rossoblù di mister Antonio Buscè, sempre più certezza di questo torneo e vicecapolista con merito ad un solo punto dalla vetta, per gli amaranto reggini i tre punti servono soprattutto a colmare le lacune interne al gruppo ancora evidenti. Nessuna colpa o demerito, attenzione, solo la consapevolezza di come il progetto paghi il ritardo accumulato. Tuttavia, le prospettive di crescita sono enormi e si concretizzeranno, presumibilmente, da gennaio in poi. Venendo alle note dolenti, il mosaico di doglianze non muta il suo aspetto nonostante gli sforzi di società, staff, calciatori visti in queste settimane. Il Locri cade nella tana del Real Casalnuovo e si dimostra fragile ma anche molto sfortunato. Un rigore a gara praticamente scaduta condanna gli amaranto. Lato positivo, il terzo gol in due gare dell’attaccante Marsico. Nella sagra degli errori, un San Luca sbadato cede il passo al Sant’Agata al termine di un match spettacolare e condito da ben sei reti complessive. Per i giallorossi uno sprofondo ormai inarrestabile, cristallizzato nella sesta sconfitta stagionale su dieci gare disputate. La Gioiese crolla al “Lopresti” di Palmi al cospetto di un Siracusa di ben altra sostanza e consistenza. Per i viola non c’è scampo e i siciliani possono agilmente calare il poker. Bene Ielo per i pianigiani, ma il contributo dell’attacco resta ancora troppo “leggero”. Quindi il Castrovillari: la prestazione contro la Reggina arriva e il percorso di crescita continua. Si attende mister Campanella per ultimare la riorganizzazione tecnica e lanciare la sfida senza quartiere alla salvezza. Ma dopo undici partite manca ancora una vittoria allo score cosentino. Basteranno gli sforzi di dicembre per confezionare il miracolo? Vedremo. Intanto, domenica, è arrivato anche il primo “mezzo” passo falso del Trapani: pareggio interno con l’Acireale dopo una sequenza incredibile di vittorie. Un segnale? Probabilmente no. Ma chi insegue (Vibonese su tutte) ha l’obbligo di crederci.
TOP 5
Rossetti (Reggina) – L’attaccante amaranto fa sentire il suo peso nell’economia complessiva del gioco di mister Trocini. Segna il gol della vittoria sul Castrovillari e non si risparmia mai nel duello con i difensori rossoneri.
Atteo (Castrovillari) – Il ragazzo fa coppia con il capitano Cosenza nel centro nevralgico della mediana cosentina. Prestazione di sostanza e qualità.
Carbone (Vibonese) – L’ex juniores del Potenza è una garanzia sulla fascia di riferimento. Completa il reparto arretrato rossoblù fornendo sicurezza e corsa.
Marsico (Locri) – Ancora in gol, dopo la doppietta del turno infrasettimanale. Questa volta, contro il Real Casalnuovo, arriva una sconfitta dolorosa. Ma il suo contributo tornerà utile nel prosieguo di stagione.
Convitto (Vibonese) – Un calciatore di altra categoria. Prestazione maiuscola anche contro l’Igea Virtus. Vale il prezzo del biglietto.