Dovevano essere giornate febbrili per la costruzione dell’organico da affidare a mister Trocini in vista dell’esordio nel torneo di Serie D. Invece, per la nuova società calcistica di Reggio Calabria (già Fenice Amaranto) l’attenzione si è già spostata su vicende giudiziarie. Nel pomeriggio odierno, i carabinieri hanno fatto visita al palazzo comunale per sentire il segretario generale facente funzioni Iolanda Mauro in merito alle procedure di affidamento del titolo sportivo alla cordata del presidente Minniti. L’otto settembre scorso, a firma del consigliere Massimo Ripepi, è stata presentata una richiesta di accesso agli atti: una azione conoscitiva che in questa fase non avrebbe però ricevuto alcuna risposta. Oggi l’attività degli uomini dell’Arma che, evidentemente, getta ombre pesanti sul progetto di rinascita del calcio reggino. Secondo Ripepi, mancherebbero i verbali della commissione, mentre nella documentazione fornita alla FIGC non si farebbe riferimento ad alcun atto amministrativo come invece viene richiesto per legge. Sospetta, secondo il consigliere comunale, anche la tempistica di presentazione del progetto a ridosso della conferenza stampa del sindaco facenti funzioni Brunetti.