Franco Longo:"Stiamo raccogliendo frutti di un lavoro straordinario. Bisogna migliorare il dialogo tra i protagonisti del gioco"
Franco Longo:"Stiamo raccogliendo frutti di un lavoro straordinario. Bisogna migliorare il dialogo tra i protagonisti del gioco"

A breve gli arbitri calabresi si raduneranno (25 agosto a Cosenza) per dare il via alla stagione, intanto con il presidente AIA Calabria, Franco Longo, abbiamo dialogato sulla situazione del mondo arbitrale calabrese e se ne deduce un ottimo stato si salute dei nostri “fischietti”.

 

“Finalmente -dice Longo- stiamo facendo emergere tutto il nostro potenziale. Abbiamo sei assistenti alla CAN, un arbitro VAR e l’arbitro Cosso. In C abbiamo otto arbitri, mai la Calabria aveva espresso questi numeri, specie in C siamo la regione con ben il 10% degli arbitri. Questo è un momento fantastico arricchito dal fatto che nessuno degli arbitri è tornato indietro. E’ il segno di come si lavori bene e quanta qualità abbiano i nostri ragazzi e ragazze ed ovviamente dobbiamo insistere”.

 

Soddisfazione dal presidente Longo viene espressa pure sulle ragazze:“Anche qui siamo al 10% della forza arbitrale, con delle ragazze di grande qualità. Abbiamo una presenza femminile che ci issa due punti sopra la media nazionale ed anche questo per la nostra regione è motivo di orgoglio. In questa stagione mi auguro che Margherita Pittella continui nell’ottimo percorso intrapreso affinché possano aprirsi nuovi scenari. Un arbitro che fa bene diventa un buon esempio”.

 

Buone notizie anche dal futsal:“La disciplina è in crescita, servirebbe che le società si strutturassero al meglio per impostare, anche qui, un lavoro di un certo tipo, però i numeri tendono ad incoraggiare  basti pensare come in due anni abbiamo avuto dodici passaggi di arbitri dalla Calabria all’organo tecnico nazionale”.

 

Altro argomento di interesse è quello legato alla possibilità di doppio tesseramento:“Questa possibilità inizia a far scorgere i suoi risultati. Quest’anno il doppio tesseramento è possibile fino ai 19 anni, lo scambio ed il dialogo tra l’arbitro ed il mondo dei calciatori e degli allenatori è fondamentale. Per noi espellere qualcuno, specie l’allenatore, è una sconfitta. Dobbiamo spingere sulla cooperazione e ricordarci che qualunque discussione deve essere animata dal rispetto dei ruoli e concludersi con una pacca sulla spalla. In questa stagione lavoreremo tantissimo per migliorare questo aspetto e sono certo che ci sarà modo di migliorare la comunicazione e rendere sempre più piacevoli le partite per tutti coloro che ne sono protagonisti”.