Da grandissimo tifoso a presidente, è questo il percorso di Antonio Ceravolo, al vertice del Siderno 1911 pronto a cimentarsi nuovamente in Prima Categoria dopo la scorsa stagione che ha vissuto nelle montagne russe:“Effettivamente quella dello scorso anno è stata una stagione sfortunata – spiega Ceravolo- abbiamo sempre lavorato per migliorare la situzione, am siamo stati flagellati dagli infortuni, anche sui nuovi arrivi di mercato in corso d’opera. Devo però riconoscere a me e tutto l’ambiente una caparbietà importante che ci ha consentito di mantenere la categoria ed ora ci dà la possibilità/dovere di migliorarci”.
Non si può non fare un accenno sulla presenza di due realtà calcistiche, in ambito di prima squadra, nella città:“Abbiamo avuto delle aperture al dialogo, ma nei fatti non siamo riuscire a trovare una sintesi valida nell’insieme e dunque per il momento procediamo ognuno sulla sua strada”.
Altro argomento di grande interesse è la situazione del vecchio Comunale, oggi Raciti:“Lo stadio è sicuramente in una situazione complicata, noi società, purtroppo, non possiamo fare molto, bisogna avere fiducia nell’operato dell’Amministrazione Comunale che comunque ringrazio perché ci mette nelle condizioni di poterci allenare ed, ovviamente, disputare le partite ufficiali”.
In chiusura un breve resoconto su questo percorso dirigenziale:“Siamo un gruppo di tifosi ad avere intrapreso questo progetto, quando eravamo soltanto sugli spalti eravamo grati alle società che ci consentivano, prescindendo dalla categoria, di tifare per i nostri colori. Oggi mi stupisce come, nonostante i sacrifici fatti per il Siderno, ci siano molte critiche. Probabilmente si pensa ai fasti di un tempo che al momento sono utopici. Dobbiamo ragionare su quanto fatto e siamo riusciti a mettere in piedi una società salda, stabile e trasparente e questo è un bel biglietto da visita”.
