In attesa di recuperare il lustro di un tempo, nonostante il fermo imposto dal Covid, a Siderno non manca la vivacità e la voglia di fare alla dirigenza che da due anni ha intrapreso la strada del rilancio sportivo dei colori biancoazzurri.
In un colloquio con il presidente Lurasco, abbiamo raccolto sensazioni, programmi ed umori su quello che si respira in termini calcistici in riva allo Jonio ed abbiamo saputo come “la società è rimasta sempre attiva, compatibilmente alle disposizioni Covid, non abbiamo mai smesso di lavorare e co i soci si è arrivati alla conferma del direttivo uscente che vede me alla presidenza, come vice Antonio Ceravolo, Antonio Babarello come DG, Antonio Fuda DS, Gianluca Giorgione Segretario Contabile e Fabrizio Figliomeni a tenere i rapporti esterni e con le istituzioni del calcio”.
Altro aspetto saliente nella vita di questa giovane società, riguarda lo spirito associazionistico:“Il progetto nasce per aggregare ed esaltare il territorio partendo da Siderno. Sono contento di poter confermare Tommaso Costa alla guida della prima squadra ed il fratello Giampiero con la Juniores. Lavorare tanto e bene anche sui giovani in questa categoria, per noi, è punto di orgoglio. Per quanto concerne la prima squadra io voglio sottolineare come lo scorso anno abbiamo saldato in toto l’iscrizione e non nascondiamo, oggi, la speranza di poter essere ripescati in Prima dove vorremo comunque essere protagonisti, tenendo conto di come il progetto debba sempre essere sostenibile per tutti ed infatti le sessioni di allenamento, ad esempio, per andare incontro agli impegni scolastici e professionali dei ragazzi, si terranno di sera”.
La battuta sugli allenamenti ci consente di spostare i riflettori sullo stadio:“Il Raciti è una struttura importante, ma al momento è sofferente. Si sta lavorando sul manto, si sono fatti alcuni lavori necessari, ma serve il ritorno di una amministrazione democraticamente eletta per fare un progetto di ristrutturazione importante per uno stadio che potrebbe dare molto, anche oltre il calcio”.
In chiusura una riflessione sul calcio della Locride, sino a pochi anni fa fiorente, mentre oggi con la felice eccezione del San Luca in fase di regressione:”Per troppo tempo si è fatto tanto business e si è persa di vista la passionalità, lo dicevo prima, il legame col territorio e l’aggregazione sono la strada maestra per dare un futuro alle squadre di questo lembo di terra, dove un altro fattore che dovrà diventare preminente è quello della programmazione. Insomma, insisto, aggregare ed includere! Il business compete alle società professionistiche”.