Sarà il bacino d’utenza, sarà che alcune di queste squadre hanno toccato le vette della Serie B, ma l’Abruzzo chiedendo una deroga è pronto a far ripartire l’Eccellenza con sette squadre.
Come è emerso dalla diretta di poche ore fa, a molti addetti ai lavori il modus operandi della FIGC non è piaciuto, inoltre in una nazione così eterogenea uniformare la decisione sulla ripartenza del campionato è un errore abbastanza palese, per dimensioni e popolazione nelle diverse regioni.
A questo punto, in questa situazione straordinaria, sarebbe auspicabile che a ruota dell’Abruzzo vadano i comitati più in difficoltà e magari i diversi presidenti che si sono spesi con passione per la ripartenza, scrivano un documento unitario per scongiurare gli esiti nefasti di una decisione intempestiva che favorisce soltanto chi già era forte e che comunque va largamente a penalizzare il centro sud.
A chiudere, non si può non sottolineare come in territori avvolti dalle criticità favorire la ripartenza dello sport dilettantistico dovrebbe essere un obbligo morale e non una corsa ad ostacoli.