Nelle ultime settimane, le luci sul torneo di Eccellenza non sono mai state spente, complice un dibattito perenne alimentato non solo dalla ridda di voci intorno ai tempi di ripartenza, ma anche rispetto alle decisioni politiche, sia essere del Governo, che quelle “pallonare”. Oggi viene messo un punto sulla vicenda che in parte restituisce un po’ di sale alla possibilità di tornare quante più squadre in campo. Perché se è vero che il blocco delle retrocessioni toglie molto dell’appeal non si può ignorare il blocco dei ripescaggi per ben due anni per le squadre che si limiteranno ad essere spettatrici paganti della contesa. Sostanzialmente, una rinuncia oggi potrebbe chiudere le porte ad un “ascensore di servizio domani”, sia per chi ha l’ambizione di risalita, che per i sodalizi avvezzi alla sofferenza.
A breve, a quanto è dato sapersi, ci sarà la chiamata da parte del CR Calabria, come di tutti gli altri del resto, per sapere chi c’è e chi non c’è, con le deduzioni del caso, ma questo piccolo particolare assolutamente incidente sul futuro non può essere trascurato in una fase che a causa della crisi non può prescindere dalla pianificazione puntigliosa di ogni mossa.