Grande protagonista degli ultimi anni è stata la Reggiomediterranea, che con un progetto rinnovato si accinge ad iniziare la stagione e noi siamo andati a raccogliere alcune impressioni del mister amaranto, Giuseppe Misiti
Mister a breve si ritorna in campo, ma prima quali sono i sentimenti rispetto all’epilogo della scorsa stagione?
«Dispiace di non poter essere arrivati fino alla fine e c’è un po’ di rammarico perché eravamo pienamente in corsa per l’obiettivo finale. Per il resto, specie per quanto riguarda i ripescaggi, ci sono state delle modifiche alle regole ed il rammarico per non aver potuto beneficiarne è tanto visti i sacrifici della società»
Una Reggiomediterranea che ormai si è affermata tra le big del dilettantismo calabrese dati gli ultimi due tornei. Quest’anno sembra si parta a fari spenti ma si vede qualità. Qual è l’obiettivo?
«Ci sono sicuramente alcune differenze tra lo scorso anno e questo. Lo scorso anno dall’inizio c’erano molti giocatori d’esperienza, quest’anno si è rinverdito tutto, con innesti mirati di qualità quali Cordova, Padin, la conferma di Marino. L’obiettivo è quello di fare il meglio possibile per togliersi il maggior numero di soddisfazioni, anche perché ci sono squadre fortissime quali la Vigor Lamezia che parte come favorita designata, ma sicuramente piazze come Sambiase, Locri e Scalea venderanno cara la pelle, oltre le mine vaganti che spuntano sempre».
Questione Covid. Teme l’eventuale protrarsi delle porte chiuse?
«Io spero che il prima possibile si possano riaprire i cancelli, ovviamente non è facile prendere questa decisione e la salute va tutelata prima di ogni cosa, indubbiamente senza tifosi è un peccato».
Format a 18. Come ha cambiato il vostro approccio di lavoro e quali insidie?
«L’approccio alla preparazione non cambia molto. Sono solo quattro partite in più. Per quanto riguarda le insidie e credo che anche sotto il profilo agonistico tutti vorranno fare bene non facendosi condizionare dalla classifica».
Da allenatore che tanto lavora con giovani. E’ la volta buona data la situazione complessiva che si punti davvero sulle linee verdi?
«Io penso che questa sia una grande occasione da sfruttare. E’ vero che le squadre più accreditate a vincere non hanno difficoltà economiche ed hanno preso tanti over. Ma chi ha margini più ristretti dovrà necessariamente utilizzare i ragazzi in modo più massiccio e dunque valorizzarli».