Raccontato durante le nostre trasmissioni il cammino del rinato Siderno, continuerà in categoria superiore e sempre con la stessa filosofia di partenza. Allora alla vigilia di questa stagione che ancora comunque pone alcuni punti interrogativi legati al coronavirus, siamo andati a sentire il presidente biancoazzurro, Davide Lurasco.
Un primo anno interrotto dall’emergenza coronavirus ma completato con la promozione. Quali sono state le sensazioni del passaggio dagli spalti alla scrivania?
Un anno purtroppo incompleto ma che comunque ci ha regalato delle emozioni intense vissute con il grande entusiasmo di sempre anche se, in un certo senso, questo progetto ci ha fatto diventare più grandi perché siamo passati dalle regole non scritte del tifo organizzato a quelle scritte della LND. La voglia di portare avanti questo programma ci ha permesso di fare questo salto che, inizialmente, sembrava nel vuoto ma alla fine non possiamo negare che siamo caduti a piedi! Uniti nel migliore dei modi.
Un progetto basato sulla “sidernesità”, adesso quali nuovi tasselli si aggiungeranno?
Il nostro è un progetto che guarda alla città di Siderno e che è in continua evoluzione ed in continuo miglioramento. Il più grande tassello messo a segno dopo la fine del campionato, ma in relazione al quale abbiamo lavorato per tutta la scorsa stagione calcistica, é stato quello dell'iscrizione all'elenco del CONI per poter essere inseriti nell'elenco del 5 per mille.
I frutti saranno raccolti tra un paio d'anni, ma sapere che centinaia di persone hanno inserito il nome del Siderno 1911 per la donazione della quota in sede di dichiarazione dei redditi ci permette di dire che il progetto viene sentito da più parti come collettivo e questo ci fa ben sperare per il futuro.
Stiamo lavorando su tanti fronti, l'ultimo ad esempio si chiama under19. Nonostante ci troviamo in seconda categoria vogliamo allestire una squadra degna del nostro blasone che sarà affidata al mister Giampietro Costa, tra l'altro anche nostro giocatore.
Come dicevo è una continua evoluzione, non abbiamo fretta ma non stiamo neppure fermi.
Qualora dovesse arrivare un’ammissione in categoria superiore vi sentireste pronti?
Detto francamente non ci spaventa la possibilità di giocare una categoria superiore anche perché allo stato stiamo lavorando alla costruzione di una squadra che potrebbe essere degna di militare in categorie superiori e poi quello che ci dà sicurezza è avere la guida di un mister quale Gianni Fiorenza, persona e tecnico di alto livello, nonché innamorato dei colori biancoazzurri
Avete timori rispetto alla situazione sanitaria e ripresa delle attività?
Diciamo che i timori collettivi per la pandemia che stiamo vivendo vengono inglobati e si riversano in qualsiasi tipo di ambiente, anche in quello calcistico ed associazionistico.
I risvolti negativi sono tangibili sia da un punto di vista economico, visto che noi viviamo di piccole contribuzioni di tante attività commerciali che adesso stanno cercando di risalire la china dopo il periodo di lockdown, ma anche da un punto di vista sociale con abitudini e regole diverse che toccano anche il mondo del calcio: le sanificazioni, le distanze di sicurezza e tanti altri aspetti che ovviamente noi non trascureremo ma che comunque impongono delle spese anche non previste.
Credo che tutte quelle entità che fanno parte del cosiddetto terzo settore dovrebbero ottenere un occhio di riguardo maggiore da parte delle istituzioni, anche perché i nostri progetti partono dal basso, sono inclusivi e di aggregazione pertanto credo che meritiamo il sostegno non avendo uno scopo di lucro ma semplicemente unire tante persone all'interno di un contenitore unico che si chiama Siderno 1911.
A breve Siderno tornerà ad avere un sindaco, cosa auspicate in termini di collaborazione associativa e relativamente alla questione stadio?
Finalmente dopo l'estate si tornerà al voto ed è chiaro che abbiamo intavolato un discorso interno affinché si possa creare un canale diretto di interlocuzione con chi andrà a rappresentare la città da un punto di vista istituzionale.
Le problematiche sono diverse partendo da ripristino dello stadio a quello di avere dei riferimenti che siano soggetti che vivono il territorio e la strada come noi diversamente dai commissari prefettizi che, non essendo cittadini sidernesi, non hanno in modo tangibile il polso della situazione sociale.
Quello che noi speriamo in prima battuta è quello di far tornare pienamente fruibile lo stadio, ma anche avere una concessione di sede per la nostra associazione che si occupa di calcio ma anche di cultura ed attività aggregative all'interno del territorio comunale.
Siderno ha bisogno di tornare ad essere il faro della Costa dei Gelsomini così come lo è stata per tanti anni. Oggi si presenta come una città piuttosto spenta ed apatica vorremmo, anche noi, poter dire la nostra da un punto di vista sportivo, sociale e culturale, con fine di contribuire alla rinascita della città.