Con l'entrata in vigore dell'ultimo decreto, oggi si concluderà questa fase di "lockdown" determinata dal governo a partire dallo scorso 9 Marzo a causa della pandemia legata al coronavirus che ci ha imposto ed impone limitazioni sociali oltre al confinamento domestico.
Solo in rare eccezioni ci si poteva spostare dalle proprie abitazioni, regole che abbiamo imparato a rispettare in breve tempo anche per la giusta stretta delle forze dell'ordine, vigili sul territorio e sulle arterie, per verificare i movimentiti anche tra comuni e comuni. Cosi gli spostamenti sono diventati giustificati solo per lavoro, per fare la spesa o motivi di salute. Regole, queste, che hanno fermato una percentuale altissima delle attività, ma non hanno fermato StadioRadio che proprio negli anni si è strutturata in maniera sempre più professionale, consentendo, per esempio, al nostro Emilio Lupis di spostarsi senza problemi da Locri a Bovalino.
Così le nostre telecamere ed i nostri microfoni non si sono spenti e mentre tutto e tutti si fermavano, noi, spesso con il cuore in gola, abbiamo proseguito a far sentire il battito ed il motore di questa passione per il calcio dilettantistico, con una miriade di attività sui nostri canali, tenendo vivo il legame con il nostro pubblico, rinsaldando il sentimento di comunità del mondo dilettantistico.
Una trasmissione radio in diretta regionale al sabato sulle frequenze della nostra sindycation (ed il grazie doveroso va a tutte le radio: Antenna Bruzia, Digiesse, Sibari Sole, Amica in Blu, Radio Ricordi e Radio Venere), dove hanno potuto parlare gli addetti ai lavori di tante società di calcio calabresi dilettantistiche e non, ma abbiamo “rilanciato” con protagonisti della politica regionale a nazionale, di altri sport, della medicina, seguendo minuziosamente l’evoluzione dei casi di covid-19 raccogliendo proposte e commenti sul futuro del calcio dilettantistico.
Attraverso la nostra pagina facebook abbiamo esortato e coinvolto i calciatori calabresi con i video #iorestoacasa fatto rivivere momenti storici con la trasmissione di gare epiche nelle quali StadioRadio era stata già protagonista trasmettendole in diretta e che a distanza di anni hanno ottenuto un grande riscontro di pubblico, a dimostrazione di quanto il pubblico, il nostro pubblico, sentisse la necessità di vivere ancora certe emozioni.
Abbiamo dato un assaggio della nuova iniziativa che vedrà il nostro prodotto segnare ancora un passo in avanti in termini di offerta con delle interviste video in diretta, non attraverso la più comune e scontata tecnologia legata a Skype, magari con collegamenti dalla sala da pranzo, bensì in diretta dai nostri studi attraverso nuove piattaforme maggiormente performanti che da qui a breve ci e vi regaleranno nuove interessanti iniziative.
Siamo stati presenti ancora una volta e non per esigenze commerciali, infatti nessuna delle trasmissioni proposte in questo periodo è andata in onda con gli spot, fermorestando il grazie a chi ci sostiene e sosterrà, ma perché sentivamo l'esigenza di farlo ed avevamo il dovere di farlo, lo richiedeva anche il momento, lo richiede anche la tanto bistrattata deontologia professionale.
Il presente editoriale vuole segnare questo passaggio, vuole scolpire questi due mesi di cui andiamo orgogliosi, vogliamo tenere una traccia, perché da domani, tutto o quasi tornerà come prima, si potrà uscire di casa più facilmente e probabilmente si riaccenderanno microfoni e telecamere, l'etere del mondo pallonaro tornerà a pullulare di voci e volti più o meno professionisti e professionali. Molti, ma per fortuna non tutti, faranno finta di dimenticare l'operato di StadioRadio, ma siamo sicuri ci sarà anche chi ricorderà i nostri sforzi in un momento che sta segnando la storia mondiale e dove noi, nel nostro piccolo, abbiamo contribuito a dare un segnale di speranza.