In data 5 aprile u.s. sono stati emessi 6 provvedimenti di D.A.SPO. nei confronti di altrettanti sostenitori della “A.C. Locri 1909”, responsabili a vario titolo sia di un fitto lancio di oggetti e di bottiglie d’acqua all’indirizzo della terna arbitrale e dei giocatori della squadra ospite, sia del tentativo d’ingresso negli spogliatoi al termine dell’incontro, al fine di venire in contatto con i predetti giocatori. Nello specifico gli stessi hanno forzato il cancello di ingresso ripetutamente con calci, pugni e spintoni e, subito dopo, hanno danneggiato e frantumato il pannello in plexiglass che ricopre l’inferriata del suddetto cancello. Soltanto il pronto intervento del personale della Polizia di Stato e dei Militari dell’Arma e della Guardia di Finanza, impiegati in servizio di ordine pubblico, riusciva ad evitare l’accesso di detti tifosi, contrastando la forte spinta opposta su detto cancello dagli ultras.
Nei confronti dei responsabili del lancio di oggetti e bottiglie in campo, C.G. cl.’85, C.F. cl.’60 e O.A. cl.’86, il provvedimento di D.A.SPO. è stato emesso per la durata di anni tre.
Nei confronti delle persone responsabili di aver forzato, al termine della partita, il cancello di ingresso agli spogliatoi, C.G. cl.’76, M.V. cl.’89 e T.R. cl.’78, il provvedimento di D.A.SPO. è stato emesso per la durata di anni due, ad eccezione del primo, C.G. cl.’76, già destinatario di un provvedimento di D.A.SPO. emesso il 01.03.96 dal Questore della Provincia di Crotone, per il quale l’odierno provvedimento è stato emesso per la durata di anni cinque.
Unitamente al provvedimento di divieto di accesso ai luoghi dove si svolgono tutte le manifestazioni calcistiche di qualsiasi serie e categoria, è stato, altresì, imposto ai predetti l’obbligo di presentazione, mezz’ora dopo l’inizio del primo tempo e mezz’ora dopo l’inizio del secondo tempo di tutte le manifestazioni sportive nelle quali sia impegnata, a qualsiasi titolo, la “A.C. Locri 1909”, presso gli Uffici di Polizia territorialmente competenti.
Il provvedimento è stato convalidato dalla competente Autorità Giudiziaria.
La Polizia di Stato, nella più ampia ottica di recuperare la dimensione sociale del calcio da vivere come passione, divertimento e partecipazione, ribadisce, con l’adozione dei citati provvedimenti, la ferma volontà di bandire dalle manifestazioni sportive ogni forma di violenza, discriminazione e intemperanza, al fine di garantire a tutti gli spettatori la piena fruibilità in sicurezza dello stadio.