Il Giudice per le indagini preliminari di Reggio Calabria ha annullato il Daspo che era stato emesso dal sig. Questore nei confronti del vicepresidente della squadra di calcio del Rosarno, Francesco Mercuri, in occasione dei disordini scoppiati tra il primo ed il secondo tempo della partita valevole per il campionato di Promozione "USD città di Rosarno - Caulonia". In particolare al Mercuri era imposto, oltre al divieto di ingresso in tutti i luoghi in cui si svolgono manifestazioni sportive, anche l'obbligo di firma per 3 anni mezz'ora dopo l'inizio del primo e del secondo tempo regolamentare di ogni partita del Rosarno . il Gip ha valorizzato le indagini difensive e la documentazione prodotta dal difensore di fiducia, avv. Marco Tullio Martino, con cui si è dimostrato che la condotta del dirigente non fosse provato in realtà essere volta ad alimentare i disordini. Anzi, la difesa ha dimostrato come dal referto dell'arbitro emergesse in realtà che la rissa, già scoppiata tra i giocatori in campo, veniva sedata solo proprio grazie - oltre che alle forze dell'ordine - all'intervento dei dirigenti delle due squadre, tra cui il Mercuri Francesco. Costui peraltro, lungi dall'aver esercitato violenza sulle persone o sulle cose si era precipitato sul rettangolo di gioco solo al fine di sedare gli animi e di richiamare i giocatori della propria squadra tra le cui fila vi era peraltro anche il figlio. Il Gip ha ritenuto fondata e provata la versione della difesa ed ha disposto l'annullamento del provvedimento in tutta la parte di propria competenza.