ROSSANO –Cinque giornate di squalifica sembrano troppe per aver avuto la lingua lunga o per aver scalciato la porta del proprio spogliatoio. Luca Tonti e Vito Zangaro, ovviamente hanno accolto la decisione del giudice sportivo, con certa meraviglia. Non va giù, insomma, ai due calciatori del Rossano un provvedimento del genere. «Sono esterrefatto – racconta un incredulo Luca Tonti – nella mia carriera ho subito solo due espulsioni per due giornate totali di squalifica. Quando scendo in campo rispetto avversari, arbitro, compagni e pubblico. Il calcio è divertimento ma nel mio caso è anche un lavoro. Chi prende decisioni di tal genere – prosegue il difensore – capisca che una persona come me, sempre corretta, vive di questo. Non mi va di essere colpevolizzato e condannato a scontare cinque giornate per dei comportamenti che non ho tenuto. E’ vero, il calcio alla porta delmiospogliatoio l’ho dato in un momento di nervosismo e come accade tantissime volte in tutti gli spogliatoi d’Italia, ma non ho offeso nessuno, tantomeno detto niente al guardialinee, col quale ci siamo solo guardati e tutto questo lo possono testimoniare la dirigenza e le forze dell’ordine presenti in quei momenti». E’ un fiume in piena, Tonti. Il quale riporta a mò di esempio, anche atteggiamenti ben differenti e più gravi che hanno prodotto più o meno i medesimi provvedimenti da parte della giustizia sportiva. «Se prendessimo a paragone – va avanti – quanto accaduto con Roberto De Luca, mio compagno lo scorso anno, questa è una decisione che non sta ne in cielo ne in terra. E lo stesso discorso vale per Vito (Zangaro, ndc), il quale, è vero, si è lasciato scappare una parolaccia ma non così pesante da meritare cinque giornate. Ogni domenica vediamo pressioni sugli arbitri ben più gravi e quasi mai sanzionate». La società presenterà ricorso. «Spero che il giudice sia clemente e comprenda che sono un calciatore corretto », è stata la conclusione dell’arringa difensiva di Tonti.