Ci sono voluti 66 anni al Cosenza per tornare alla vittoria al Ceravolo di Catanzaro. Gli eroi di allora si chiamavano Benigni e Gisberti, quelli di oggi portano i nome di Caccetta e Gambino. Sono loro le firme apposte su un tabellino che segna un risultato clamoroso: 0-3. Il lupi tarpano le ali alle aquile e affondano la squadra di Giulio Spader, troppo brutta per essere vera. Un’umiliazione vera e propria con la curva Ovest, cuore pulsante del tifo giallorossa ammutolita. Esultano i 450 tifosi del Cosenza che al Ceravolo si spellano le mani per gli applausi e si stropicciano gli occhi per un risultato che nessuno pronosticava alla vigilia. Dopo un primo tempo abulico e quasi privo di emozioni e di azioni, si decide tutto nella ripresa. Caccetta trova il gol dell’uno a zero, Gambino raddoppio e lo stesso Caccetta timbra il definitivo tre a zero che fa ululare i lupi rossoblù.