MONTALTO UFFUGO - Primo giorno di raduno allo stadio comunale per il Montalto. A fare gli onori di casa è stato il presidente Franco Lanzillotta che ha salutato il mister ed i ragazzi chiedendo loro il massimo impegno per il prossimo campionato. Successivamente è iniziata la prima fare del ritiro che durerà circa dieci giorni e vedrà gli atleti impegnati in due diverse fasi di allenamento; di mattina saranno impegnati nella preparazione fisica, mentre nel pomeriggio svolgeranno allenamenti con la palla. Il tecnico Cipparrone ha dichiarato il proprio ottimismo per la prossima stagione proprio per la riconferma di molti giocatori che lo scorso anno hanno disputato un ottimo campionato: «Non c'è dubbio che puntiamo ad un campionato di vertice. La rosa che mi ha messo a disposizione la società è di buon livello». ROSARNO - Si riparte oggi con qualche certezza in più. In casa del Rosarno il processo di crescita è evidente e pure il test con l'Amantea l'ha confermato. Il cartello “lavori in corso” re - sta ben affisso sul Giovanni Paolo II, però, le opere di costruzione procedono alla grande, nonostante qualche intoppo di troppo. Tonino Figliomeni, assieme al fidato Peppe Macrì ed al preparatore dei portieri Giacobbe prosegue per la sua strada, anche se fin da subito si è capito che pure quest'anno, per le fortune del Rosarno, un ruolo non indifferente lo ricoprirà il medico sociale Peppe Pellicanò, che fin da subito ha dovuto sobbarcarsi una mole di lavoro non indifferente. Allo stato sono in quattro a ricorrere alle sue cure: Oltre al giovane Marino, ecco Saffioti, che sta lavorando duramente, procedendo con la terapia riabilitativa, per tornare a fine settembre a far parte integrante del gruppo. Quindi c'è Lio che sta gradualmente smaltendo i postumi di un infortunio alla caviglia, mentre Leo Vanzetto deve fare i conti con una fastidiosa sciatalgia che lo ha costretto ai box. E per uno come il mediano di Marcellinara, che ci tiene a giocare anche le partitelle di calcio tennis, restare a guardare il gruppo mentre si allena e, soprattutto, mentre gioca i primi test non è facile. «Mi pesa parecchio star fuori - ci ha detto infatti il buon Leo - ma la sciatalgia non mi sta dando tregua. Sto eseguendo le prime terapie e mi auguro di guarire al più presto, perché mi sento come un leone in gabbia. Per il resto, devo dire che sta nascendo un bel gruppo e che si sta portando avanti un ottimo lavoro. Qui a Rosarno, grazie al presidente Varrà ed alla società non ci manca nulla e ci sono tutte le premesse per disputare una gran bella stagione». Per far sì che il lavoro di Figliomeni possa trovare sfogo sul campo e con i risultati, la società amaranto deve ancora compiere qualche ulteriore sforzo. Serve un centravanti da affiancare a Vicentin, in attesa che ritorni Saffioti, e occorre un altro mediano, così come si sta reperendo un under '90 da collocare sull'esterno basso. In porta, invece, a Occhiuzzi si vorrebbe affiancare un giovane del '90 ed in tal senso si sta valutando la tenuta di Scerbo e di Ragusa. ro. s.