Di nuovo nella “tana” del Locri “amica” inseparabile di tante battaglie, che, dopo l’esperienza agrodolce (più agra che dolce) dell’anno scorso, il Locri torna a gettare le basi di sfida al campionato di promozione.
E’ certamente ferma l’intenzione di riprendersi ciò che ha perduto tantissimi anni fa e forse anche perché tutti ricordiamo il Locri come la vera squadra della nostra zona come un esempio per tutti.
La settimana scorsa con la prima di campionato in quel di San Giuseppe è iniziato l’assalto al vertice della classifica.
Quello di domenica contro la Bagnarese tra le mura di casa, è un test più che attendibile, senza pero, parlare di un “ostacolo”!!! di sicuro sarò una dura prova.
Le ambizioni del Locri, ultra favorito in campionato, con i pro e i contro del caso.
I pro, a parte ovviamente l’indiscussa qualità tecnica del complesso, lo stress psicologico al quale sono sottoposte le avversarie; i contro, che tutte le avversarie, non avendo nulla da perdere, moltiplicano gli sforzi per provare a fermare la corazzata amaranto.
La Bagnarese è una di quelle squadre che può controbattere anche sul piano tecnico. Non soltanto quindi corsa e grinta, ma manovra lineare e doti individuali notevoli da spendere.
Un nome per tutti Gregorio Squillace allenatore nonché bagnarese DOC chiamato alla “ricostruzione” della squadra e generare un gruppo quasi tutto nuovo affinché si possono raggiungere buoni risultati.
Squillace, classe ’75, ha un passato da difensore cresciuto nella Reggina, con la quale ha disputato un campionato di serie C1 nella stagione ’92-’93. Ancora, ha militato anche nella Bagnarese, oltre che Crotone, Palmese, Deliese, Polistena, Eufemiese e Vibonese.
È alla sua prima esperienza in Promozione, anche se impegnato nella stessa società allenando i ragazzi della Scuola calcio e dell’Under 18.
La poca esperienza sicuramente lo porterà a predisporre un piano disseminato di trappole tattiche, sperando che i ragazzi del Locri vi incespichino e vi cadano a strapiombo.
Il Locri, come predica giustamente da settimane il suo allenatore CARELLA, non può vincere tutte le partite perché ci sono prima di tutto gli avversari, costruite per fare battaglia e preparate per disputare un campionato di primo livello e vanno rispettate.
Locri, che, certamente non potrà permettersi il lusso di stare a guardare il nome dell’avversario, che sia la Bagnarese domenica prossima oppure Africo, Siderno, Marina di Gioiosa, Caulonia o Guardavalle o una matricola alla prima esperienza in promozione.
Tenetevi liberi dal 18 ottobre in poi ….
Il Locri, infatti è atteso dal primo derby con il Marina di Gioiosa Jonica in trasferta, sette giorni dopo, tra le mura di casa con i vicini del Caulonia, il primo novembre a Guardavalle, e 15 giorni dopo, e qui bisogna segnarsi la data sul calendario 15/11/2015 al Raciti di Siderno con i locali di Pippo Laface.
Quel che conta è la concretezza, vincere, scalare la classifica e dare un monito a tutto il torneo.
Confermare insomma l’aurea di favorita anche alla prova del campo. La ritrovata vena sotto porta di Libri fa ben sperare.
Inoltre c’è il valore aggiunto del pubblico del Locri, che ha ritrovato entusiasmo dopo le vicissitudini dolorose dell’anno passato e vuole tornare a festeggiare.
Meglio partire in questa piccola maratona con il piede giusto…
Credo di non sbagliare dicendo che, con molta probabilità, parte del campionato si potrebbe già decidere anche con queste quattro gare, sapendo benissimo che il campionato e lungo, la strada è tortuosa e la speranza è sempre l’ultima a morire…..
A meno di un mese “caldissimo” del Locri meglio dirlo in anticipo!!!
Una partita di calcio, ancorché di grande importanza per la classifica, può e deve rimanere un momento gioioso di festa sportiva e non deve in alcun modo trasformarsi in un evento che comporta tensioni e problemi di ordine pubblico.
Tra le città di Locri e Siderno (soprattutto) storicamente intercorrono stretti e preziosi vincoli di amicizia e di collaborazione, anche sotto il profilo amministrativo: una comunanza di intenti e di valori che confido possano tradursi anche nello svolgimento della partita in cartello il 15 novembre p.v., dentro e fuori dal campo.
A tutti i tifosi, che da sempre seguono con grande passione la propria squadra, e che hanno dimostrato in tante circostanze un alto senso di responsabilità, so di potermi rivolgere con assoluta franchezza e di poter contare sul loro ascolto e sulla loro attenzione.
Sostenete i vostri beniamini, incoraggiate e spronate le rispettive squadre, e dimostrate che anche da qui passa e si afferma un nuovo costume sportivo, un modo responsabile di tifare, che fonda le proprie passioni sulla lealtà, il rispetto e soprattutto la non violenza.
C’è solo da sperare che questo appello venga davvero accolto dalle frange più impegnate delle tifoserie affinché il derby o qualunque partita sia davvero una festa dei tifosi, degli appassionati di calcio e dello sport.
Buon campionato a tutti…