Scocca l’ora di Bocale – Asd Caulonia per il campionato di promozione girone B con tante cose da raccontare per due società con ambizioni e obiettivi diversi. Nel fine settimana infatti si gioca la terza di campionato
La squadra di mister Gangemi che ha risentito anche dei mutamenti di rosa visto i tanti arrivi, non ha festeggiato la prima di campionato in casa contro la squadra della piana Laureanese (1-1) pari raggiunto per un errore difensivo, dopo aver sprecato almeno 5/6 palle gol.
Il tecnico reggino parla addirittura di “risultato bugiardo”. Ma come si sa, il verdetto del campo va accettato.
E' vero come scrive anche il sito ufficiale della società, che questo inizio di campionato è stato falcidiato da infortuni, fatto sta, che il Bocale non avendo giocato domenica scorsa causa maltempo a Marina di Gioiosa Jonica, dovrà fare anche a meno di qualche giocatore per squalifica.
Tutto questo aumenta l’ansia di prestazione per il Bocale che per tradizione e blasone non vuole certamente “steccare” il secondo debutto casalingo.
Domenica arriva il Caulonia padrone del campionato insieme a Locri e Deliese. La squadra di Luciano Scidà si presenta in quel di Reggio con numeri decisamente inaspettati.
Infatti, dopo due giornate, sono 6 sono le reti segnati e 0 quelli subiti.
Partita dunque, che se pur terza di campionato (seconda per il Bocale) non avendo disputato quella di domenica scorsa a Marina di Gioiosa Jonica causa maltempo, dovrà dare indicazioni importanti ai rispettivi tecnici.
Scidà, vuole misurare la reale forza del Caulonia ed i reggini arrivano al punto giusto, Gangemi pur con la rosa dimezzata causa infortuni e squalifiche è costretto a ridimensionare il “gruppo” consapevole che sulla carta e non solo, il Bocale parte favorito.
Il presidente del Caulonia Ettore Squillace-Greco dopo l’avvio scoppiettante dei suoi ragazzi frena gli entusiasmi se pur conscio di aver attrezzato una squadra come mai si era vista in paese.
E’ chiaro che l’euforia tra i tifosi e non, è sempre più accesa e questo fa crescere sempre più, la voglia di calcio anche tra i più “increduli”.
Il Caulonia per questa trasferta, vuole coinvolgere più appassionati possibili, a tale proposito abbiamo ascoltato il Direttore Generale Dottor Sandro Vartolo, dove, da questa partita potrebbero uscire tante buone indicazioni per entrambe le società.
Ed ecco le sue parole:
Sandro, così com’è si è chiusa la stagione si è aperta per il Caulonia in piazza, in mezzo ai suoi tifosi, un vero e proprio corridoio amaranto:
“ E adesso viene il bello… e bello iniziare con la vittoria, il Caulonia calcio è un punto di riferimento per i cuori cauloniesi, con il nuovo campo sportivo che ancora purtroppo stenta, vogliamo essere nel cuore di tutta Caulonia. Siamo tutti alla prima esperienza, certamente abbiamo sbagliato qualche passaggio, ma ci piacerebbe che tutti remassimo nella stessa direzione, abbiamo un progetto e vogliamo arrivare dove mai nessuno ci è riuscito. E chiaro che da soli non si va da nessuna parte.”
Parlando invece della squadra: tu ricopri anche il ruolo da Direttore Sportivo, pensavi a questa partenza?:
“ Ad essere sincero no. Ricordo ancora bene le cinque sconfitte consecutive dell’anno scorso, poi per fortuna ci siamo ripresi alla grande affrontando in nostro esordio in modo positivo arrivando alla salvezza persino in anticipo”
La conferma di mister Luciano Scidà:
“ Anche qui, come si dice in questi casi: allenatore che vince non si cambia. Ma vado oltre. Luciano ha dimostrato grande professionalità ed attaccamento alla società, squadra, e gruppo giocatori. Anche per lui era un test importante superato alla grandissima. E chiaro che l’allenatore è il caposaldo di una società, in lui tutti noi, abbiamo trovato il punto di aggregazione, che, l’anno scorso terminato con la salvezza anticipata e da neo promossa vi assicuro non era facile, quest’anno con la sua riconferma abbiamo dato continuità al nostro progetto di squadra”.
L’obiettivo della società:
“ Anche qui vogliamo essere chiari come sempre fino ad ora. Il nostro obiettivo e quello di rimanere nella categoria raggiungendo la salvezza prima possibile, poi, se sarà possibile toglierci anche qualche soddisfazione visto i tanti sacrifici che tutti facciamo “
Parlavamo prima del campo. Il Caulonia costretto a giocare a Roccella per indisponibilità del Dicone:
“ Guarda sono sincero, non saprei rispondere a questo in quanto non mi sono occupato mai a tal proposito. Dico solo che, dopo una vita abbiamo avuto la possibilità di costruire qualcosa di unico e ancora oggi non siamo in grado di chiudere l’iter burocratico. Anche qui, chiederei in qualità di Responsabile Generale della Società di provare, cercare, di aumentare in maniera drastica la chiusura del progetto, affinché tutte le parti interessati arrivino al quel funesto collaudo di chiusura lavori per dare la possibilità non solo ai tifosi di calcio, ma a tutto la cittadinanza di aggregarsi nel luogo che quasi tutta Italia, di domenica si incontra e cioè, davanti un rettangolo di gioco per tifare la squadra del proprio paese “
Cosa manca a questo gruppo e cosa chiede la società?
“ Pensiamo di aver allestito una società in grado di competere con tutti e forse, anzi toglierei il forse, al di sopra delle nostre possibilità, e senza essere retorici crediamo di esserci riusciti fino ad oggi nel miglior modo possibile. Certo si può migliorare di sicuro, ma come ho detto in premessa da soli non si va da nessuna parte. Noi chiediamo più vicinanza ai ragazzi, solo questo. Abbiamo e stiamo facendo enormi sacrifici per affrontare una categoria che per noi è un lusso. Abbiamo cercato di coinvolgere più gente possibile, e capisco la titubanza della cittadinanza in un momento economico così difficile, noi invitiamo tutti a seguire la squadra del proprio paese, se poi, ci verrà dato un piccolo contributo nella misura che ognuno ritiene più giusta alle proprie possibilità e per essere più chiari possibili: a noi basta anche sottoscrivere un abbonamento, che mi sembra il modo più logico e ragionato di continuare questo cammino insieme, siamo arrivati al nostro secondo obiettivo. Quello di contribuire con lo sport all’aggregazione sociale di una comunità ”.