E' stata una battaglia e ad uscirne viva è la Reggina di Tedesco. Gli amaranto battono il Messina che per il momento retrocede in serie D, aspettando gli sviluppi dell'inchiesta sul calcio scommesse. Chi invece non deve attendere e può festeggiare la propria salvezza sul campo è la squadra reggina, dopo un anno difficilmente commentabile sotto il profilo dei risultati, ma anche segnato da un accanimento della Procura Federale, smentita più volte dalla Figc e Coni. La doppia sfida ha mostrato, nonostante il Messina abbia terminato meglio la stagione regolare, che la Reggina ha meritato questa salvezza. Lillo Foti & soci sono riusciti nel'impresa, con una squadra sulla quale pochi scomettevano a qualche giornata dal termine, che la permanenza in Lega Pro era possibile. Cirillo e compagni ci hanno creduto fino in fondo, anche quando le penalizzazioni li già avevano condannati ai Dilettanti, con molto anticipo. L'ennesimo cambio in panchina, con l'arrivo di Tedesco a 180 minuti dalla fine del torneo era visto come una mossa assurda. Lillo Foti, però, ci ha preso anche stavolta. I ricorsi accolti e le vittorie nelle ultime due giornate hanno permesso questo derby dello Stretto. E grazie al doppio 1-0 con il quale si e' sbarazzata del Messina, può rimanere nel calcio professionistico e , se vero dell'arrivo della nuova proprietà australiana, può programmare la risalita e il ritorno nel calcio che conta.
Nella parte opposta dello Stretto, invece, è l'ennesima giornata buia, come da qualche anno a questa parte. Il secondo ritorno nei Dilettanti nell'ultimo lustro, fa ancora più male, anche più del fallimento, perchè a spingerli in D sono i nemici storici dell'altra parte della costa. E farà male anche in caso di ripescaggio, perchè rimarrà nella storia che per la terza volta gli amaranto hanno spinto verso la retrocessone i peloritani.