E’ la prima sconfitta interna della Villese targata Leonardis. Il Villa San Giuseppe “ipoteca” i quarti di Coppa Italia mentre si aggrega
il giovane esterno Giovanni Cullari, ex Catona e Villese.
Un sempre più sorprendente Villa San Giuseppe che in Coppa Italia espugna il blasonato terreno di gioco di Villa San Giovanni vincendo con il più classico dei punteggio. Dell’esperto Pizzata e del “ lungagnone” Roberto Nicolazzo le marcature decisive. Un “ colpo gobbo” d’autore. Il ritorno l’8 di ottobre. E’ un Villa San Giuseppe imbattuto sia in Coppa che in campionato che sta sbalordendo per l’omogeneità del suo gioco, con giocatori che si stanno facendo valere come il portiere “ fuori quota” Antonio Cullari, il rientrante Sandro Fornello, il duttile Sinicropi e soprattutto un ottimo Tonino Vita. Solito modulo 4-3-2-1. I quarti di Coppa Italia ad un passo… ma calma e gesso.
Predica umiltà il dg Luigi Germanò : "ci inorgoglisce la vittoria esterna di Coppa Italia a Villa San Giovanni contro i cugini blasonati neroverdi, un’ ottima prestazione sul piano caratteriale e dell’applicazione, non dobbiamo, però, abbassare la guardia - conclude Germanò- e giocare con lo stesso piglio". Fra pochi giorni si aggregherà anche l’ottimo esterno Giovanni Cullari, ex Catona e Villese.
Nella gara di ritorno di Coppa Italia debutterà Peppe Marcianò.
Sabato ritorna a giocare al “ Lo Presti” di Gallico il Villa San Giuseppe contro una Rizziconese galvanizzata dal successo nel derby contro la Bagnarese.
La compagine di Gattuso e del vice presidente Totò Marcianò cerca di conquistare il primo successo in campionato dopo i due pareggi consecutivi contro Serrese e Aurora. Non ci sarà lo squalificato Tonino Postorino, ma dovrebbero tornare disponibili sia Pippo Fontana che Rocco Napoli. Sin dal primo minuto il “ lungagnone” attaccante Roberto Nicolazzo. Una garanzia in questo primo scorcio di stagione il portiere “ fuori quota” Antonio Cullari, in progress i centrocampisti Pasquale Fornello e Gullì, mentre si attende il debutto del tre quartista Tonino Vita.
Giuseppe Calabrò
nella foto il dg Gemanò