PAOLA - Solchi profondi ha lasciato il verdetto degli spareggi. Con la sconfitta ad Acri si sono aperte infatti le porte della retrocessione. La seconda di fila è davvero amara da digerire per la Paola sportiva. Dall'altare alla polvere. Da quella serie D che rappresentava per Paola un traguardo illustre e importante per il calcio cittadino alla Promozione. Ma ora è inutile piangere sul latte versato occorre reagire. E farlo subito. La prima tappa potrebbe essere rappresentata dalla domanda di ripescaggio. La Paolana avrebbe buone possibilità di poter essere ripresa in Eccellenza in caso di rinuncia di qualche squadra. E ciò in ragion del fatto che è una delle più antiche società (ben 86 anni) del calcio calabrese. Ma non solo. Insignita più volte come squadra esempio emedaglia d'argento Coni per meriti sportivi. Ritornando alla partita di Acri c'è da dire che gli azzurri sono apparsi troppo rinunciatari. L'assetto della squadra arroccata in difesa a difendere uno striminzito uno a zero non è piaciuto. Bisognava rischiare e tentare di segnare almeno un gol. Anche il tifo organizzato ha voluto far sentire la sua voce all'indomani dell'ennesima sconfitta. Sono stati molto duri i supporter in modo particolare con il presidente Piero Perrotta. “Nessuno - affermano - ha mai chiesto uno squadrone ma solo un undici dignitoso per rappresentare la storia della nostra città. Abbiamo atteso che si corresse ai ripari, ma invano. Non ne possiamo più di sentire dire che il presindete è stato lasciato solo da coloro i quali gli avevano promesso un aiuto. Se è stato avrebbe dovuto dimettersi”. Parlano di figuracce i supporter di lacrime amare versate e chiedono le dimissioni del massimo rappresentante del sodalizio azzurro. Anche se prima di lasciare il timone, aggiungiamo noi, è giusto che si effettui quel passaggio ad altra proprietà sondando chi davvero ne ha a cuore la sorte. Di nomi non ce ne sono tanti. Sembra che solo da parte dell'ex presidente Rorò Ramunno sia stato manifestato interesse. Si volta pagina adesso e si spera in maniera definitiva. Occorre far quadrato e ripartire da una società che dia le garanzie che il buon nome della Paolana sia riportato in alto. E anche se il presidente non è dato a sapere cosa farà si presume che la bocciatura dei tifosi lo inducano a lasciare. I campionati dilettantistici, ricordiamo, non sono facili da affrontare. Occorre esperienza e competenza altrimenti si finisce con lo sbagliare e arrecare danni, seppur inconsapevolmente, al calcio locale.
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