Comunicato di protesta della US Geppino Netti
Comunicato di protesta della US Geppino Netti
Un tempo andare in un campo di calcio costituiva un atteso motivo di svago, interesse, passione, tifo per pubblico, dirigenza, atleti, forse arbitri, specialmente nei freddi ed interminabili inverni di montagna. Quest’anno ogni partita è diventato un incubo! Aver gettato allo sbaraglio sui nostri terreni di contesa calcistica, di tradizione antica, ARBITRI BAMBINI, immaturi. Senza personalità, timorosi e … con competenza approssimativa del regolamento, scoraggia dagli impegni assunti.
Siamo disposti, come nella nostra tradizione, ad accettare il VERDETTO DEL CAMPO, ma non l’evanescente onnipotenza decisionale, assolutamente vuota di bambini, lontani dalla tutela materna. Dopo Sibari, incontro durato ben 102 minuti, ovvero fino al pareggio della squadra di casa, chiaramente su rigore, si pensava che lo Tsunami era passato, ma dopo il ripetersi domenicalmente di episodi abnormi (intervistate anche le altre squadre), ieri, nella CIVILE, OSPITALE PACIFICA MORANO (leggasi Geppino Netti), siamo giunti all’IRREALE: Pubblico delle due compagini a tifare civilmente in tribuna, dirigenti e panchine tranquilli, calciatori corretti, forza pubblica inoperosa (sentite la squadra ospite), improvviso echeggia nel vento un triplice fischio di chiusura !! Motivo? Forse aver attirato l’attenzione di un arbitro distratto per proporre delle sostituzioni, a gioco fermo? Forse perché un calciatore invita l’arbitro a volgere lo sguardo verso la panchina per l’effettuazione, finalmente, delle sostituzioni. Chiediamo spiegazioni: Risposta BUGIARDA e PUERILE: mi ha messo le mani addosso! Oppure “sono stato minacciato” (chiedete a tutti i presenti, anche avversari se la giustificazione è veridica).
Comunque non sono questi i motivi per la chiusura anticipata di un incontro, con forza pubblica presente e situazione tranquilla. MAI SUCCESSO!
Vada per i rigori non visti o non concessi per paura, per i falli e quant’altro, ma la mortificazione di domenica 8 dicembre, sul piano morale, di immagine, nonché economico di una società, di un paese, NON SONO GIUSTIFICABILI ED AMMISSIBILI! 
Dopo aver chiesto questo incontro ai vertici della Lega e AIA per decidere anche l’eventuale RICORSO AD ALTRE ISTITUZIONI DI GIUSTIZIA.
Domenica, 8 Dicembre si sono vanificati valori, sacrifici, validità di un torneo. Ricusiamo difese “obbligate” e ad ogni costo “dovuto” ad una categoria arbitrale insufficiente.
Si convochino tutte le società perché ognuna ha qualcosa da dire e suggerire, nell’interesse del calcio GENUINO.
Noi abbiamo cominciato a farlo con estrema chiarezza. Non rompiamo il giocattolo, il bicchiere è ormai colmo!
 
 
Distintamente La Geppino Netti di Morano Calabro,