Il Gip presso il Tribunale di Reggio Calabria, Carlo Alberto Indellicati, in accoglimento dell’istanza difensiva presentata dall’Avv. Marco Tullio Martino, ha annullato il DASPO emesso nei confronti di Antonino Federico, venticinquenne di Taurianova, dirigente – giocatore della Deliese, rimasto coinvolto nei tafferugli scoppiati all’interno del campo di gioco di Locri, ove si stava svolgendo, in data 11.11.12, l’incontro valevole per il campionato di prima categoria Locri-Deliese. Il Federico, era accusato di avere preso parte attiva alla rissa scoppiata all’interno del terreno di gioco in occasione della 4^ marcatura da parte della squadra locale, e di non aver voluto fornire le proprie generalità ai militari dopo che questi, una volta che il Federico scavalcava la recinzione del campo, prontamente lo bloccavano. Il provvedimento del Questore, emesso in data 19.12.2012, vietava per la durata di anni 2 al Federico l’accesso in qualsiasi luogo ove si tenessero manifestazioni sportive riguardanti la Nazionale di Calcio, le coppe nazionali ed Europee, nonché tutte le manifestazioni sportive calcistiche, sino alla terza categoria, imponendogli altresì l’obbligo di firma per ben tre volte in commissariato (15 minuti prima dell’inizio della partita, mezz’ora dopo l’inizio del primo tempo ed ad un quarto d’ora dalla fine del secondo tempo) in occasione di tutte le partite della ASD Deliese. Il giovane Federico, calciatore con un passato professionistico nelle giovanili del Catanzaro, oggi professionista nella vita (laureato ed iscritto nell’albo degli ingegneri), si è da subito prodigato per contestare la ricostruzione dei fatti, incaricando il proprio legale, l’avv. Marco Tullio Martino, di attivare tutti i mezzi necessari per confutare la tesi accusatoria. Il difensore, con una corposa memoria difensiva depositata sabato mattina, allo scadere cioè del termine di 48 ore successive all’emanazione del provvedimento, ha dimostrato e sostenuto come il Federico, precipitatosi all’interno del campo di gioco, lo avesse fatto tuttavia solo quale dirigente della squadra ospitata con il chiaro intento di contribuire a calmare gli animi e di preservare i propri calciatori, alcuni dei quali giovanissimi, classe ‘94 e ‘95, presenti sul terreno di giuoco. Il penalista ha evidenziato poi come il Federico fosse stato fermato dai militari mentre si dirigeva verso l’arbitro, ma senza che vi fosse in questa ricostruzione, la certezza delle intenzioni del Federico o la prova della pericolosità della sua condotta, visto che proprio nei pressi del direttore di gara si era formato un capannello di giocatori che discuteva animatamente, e che probabilmente il Federico voleva contribuire a fare calmare. Il Gip accogliendo in pieno la prospettazione e le argomentazioni difensive dell’Avv. Martino, ha disposto dunque la non convalida del provvedimento.
nella foto l'avv Martino