Catanzaro,il Renato Curi terra di conquista.
Catanzaro,il Renato Curi terra di conquista.

"Ci siamo ancora e siamo il Catanzaro". Messaggio chiaro e forte della formazione di Cozza he mette la testa fuori dalla crisi con una prova di forza e di carattere sul prestigioso tereno di gioco del "Renato Curi".
Si mette subito male per il Perugia, con il portiere Koprivec espulso per fallo da rigore su Russotto, trasformato dal giallorosso Fioretti al 13'.
In superiorità numerica il Catanzaro subisce davvero poco e alla mezz'ora sigla il raddoppio ancora con l'attaccante che sfrutta un traversone di Squillace per allargare il margine dei suoi.
Al 60' gli umbri accorciano le distanze con Clemente, ancora dagli undici metri (fallo di Sirignano su Ciofani).  All'80' prende forma l'ennesima potenziale Beffa quando Tozzi Borsoi, immediatamente dopo il ritorno in parità numerica (espulso lo stesso Sirignano), fa 1-1 di testa sfruttando il calcio piazzato di Esposito.
Tre minuti dopo è un angolo di Quadri a permettere ai giallorossi di riportarsi avanti e la rete arriva direttamente dalla bandierina
Al 90' i grifoni restano in dieci per un fallaccio di Cacioli, il Catanzaro fa poker con Fiore che finalizza un contropiede grazie alla deviazione nella propria porta di Giordano.
Come l'anno scorso l'Umbria diventa terreno di conquista per i calabresi, che l'anno scorso ebbero la spinta decisiva della loro stagione proprio espugnando lo stadio perugino.
Serverà dare continuità ai risultati per uscire prestissimo dalle zone più basse della graduatoria che non competono alla squadra di Cozza, nè per valore, nè per tradizione.