L’impatto è stato più che positivo. Lui quest’ambiente già lo conosceva , avendo diretto la passata stagione la Reggina Primavera. Antonio Venuto, messinese anche lui è il nuovo trainer dell’Hinterreggio. Non ha perso tempo il massimo dirigente reggino Pellicanò ( apparso abbastanza dispiaciuto in conferenza stampa quando gli è stata posta la domanda sull’esonero di Di Maria) a presentare il nuovo tecnico, il quale prima dell’incontro con la stampa aveva diretto il suo primo allenamento. Dicevano dell’impatto che è stato più che positivo. Infatti dopo aver ringraziato l’amico e collega Di Maria ha dettato subito le sue condizioni dicendo senza mezzi termini che lui vuole “una squadra aggressiva ed affamata” quella che in pratica in questo primo scorcio di campionato si è vista raramente. Al neo tecnico dell’Hinterreggio quindi il compito di far invertire sin da subito la rotta a questa squadra apparsa ultimamente stanca mentalmente, e non solo. Il compito che si presenta davanti per il nuovo trainer non è certamente facile, ma assolutamente non impossibile anche se il calendario propone adesso tre gare sulla carta molto delicate. Questa domenica al Granillo arriva la super favorita Salernitana( in Campania sono stati già venduti 300 biglietti) e successivamente le due trasferte di Teramo e Martinafranca. Messinese di Villafranca il pomeriggio. Messinese di Santa Margherita al mattino con Di Maria , che all’Hinterreggio Village ci è ritornato questa volta per salutare la squadra e tutti i collaboratori con i quali ha diviso e condiviso una esperienza unica ed indelebile coincisa con la promozione in lega Pro. Non è stato un incontro qualsiasi e ne poteva esserlo, quello tra l’ex trainer e la squadra, ha qualcuno dei calciatori è scappata anche qualche lacrima, considerato che loro come è stato ribadito il giorno prima al Presidente Pellicanò si sono sentiti i veri colpevoli di questo momentaccio . Adesso si cambia Pellicanò con questa mossa ha dimostrato che alla salvezza ci crede molto. La squadra quindi è avvisata, gli alibi a questo punto non reggono più.
Fonte Gazzetta del Sud