Il Campo sportivo provinciale di San Lucido, ”Pasquale Provenzano”, tiene ancora banco sull’argomento lavori, da eseguire, che stentano a decollare, che non hanno un iter processuale d’esecuzione definito e programmato, sulle gare interne giocate ad Amantea, che con la partita contro il Catona, segnerà proprio ad Amantea la fine del domicilio, che non vede ulteriori accordi tra le società e le amministrazioni economicamente rinnovabili (ogni partita sul terreno di Amantea costa 200/300 euro), il settore giovanile costretto in campo fatiscente, in difficoltà (pure loro) logistica emigrati nel comune di Longobardi dove, il primo cittadino non sblocca l’accesso per il pubblico sulla tribuna non a norma di sicurezza, e dalla quale situazione un barlume di speranza proprio si fa fatica ad intravederlo. Inoltre sarebbe notizia di questi giorni, che ora amministrazioni e società bussino alle porte dei comuni di Rende o peggio ancora vista la distanza a quella di Scalea per le successive gare interne, e che per il Coni organo preposto all’approvazione dei progetti degli impianti sportivi, tardi ad arrivare regolare risposta positiva, per un eccesso di stima nel totale dei lavori da eseguire. Notizie che andranno verificate e accertate, su cui l’organo olimpico vuol vedere chiaro, cosi da non dar spazio a facili e allusive conclusioni. Ancora una volta intervenuto l’ingegnere Santaguida, lo stesso che aveva verbalizzato i rilievi a cui adempiere ad inizio giugno, si è fortemente stupito della lentezza e del poco entusiasmo nell’ adoperarsi a che venissero sanate certe incongruenze macroscopiche, nonostante in data 7 agosto 2012 la circolare 38° della Figc, facilitava del 4% la misurazione del perimetro di gioco, facendo trarre vantaggio metrico alle società in vista di lavori. Per il San Lucido calcio ormai a far notizia oggi è una situazione paralizzata e non il solo punto raccolto dopo le prime 5 partite.