Hinterreggio Aquila 2 - 4
Hinterreggio: Mengoni 5; Impagliazzo 5 Franceschini 5 Ungaro 5; Cutrupi D 5 ( Cutrupi S 5 al 46) Gioia 5,5 Pensalfini 5 (Vicari al 60) Anzilotti 5,5; Figliomeni 5 Zampaglione 5,5 Khoris 5,5;
Aquila: Testa 6,5;Rapisarda 6,5 Ligorio 6,5 Agnello 6,5 Pomante 6,5Tiziano 6,5 Improta 7 Iannini 6,5 Infantino 7 ( Colussi al 38 s.t.) Carcione 6,5 ( Menicotto al 30 s.t.) Ciotola 6,5 ( Triarico al 24 s.t)
Marcatori: Iannini al 24 Khoris al 25 Improta al 45, Anzilotti al 46 Infantino al 22 s.t. e 38
Arbitro: Serra di Torino
Note; Pomeriggio Spettatori 350 circa. 117 gli abbonati. Incasso non comunicato
Reggio Calabria: L’aquila ringrazia per la tanta grazia ricevuta da parte di un Hinterreggio in vena di regali, e porta a casa un a vittoria che la rilancia nei quartieri alti della classifica. Per i reggini invece una sconfitta che brucia, e che allo stesso tempo deve fare meditare per il prossimo futuro. Doveva essere la partita della svolta, invece alla fine è stata la partita della disperazione e del rammarico per una classifica che adesso inizia a preoccupare. Una sconfitta figlia anche di alcune scelte tattiche, che non hanno affatto convinto, come ad esempio la difesa a tre, ed un centrocampo che al momento esprime poca qualità e poco filtro. Quasi impossibile chiedere al solo giovanissimo Gioia di portare da solo la croce. Lui fa quello che può. Anzi sono i compagni di reparto peraltro sgamati a questa categoria a dover dare qualcosa in più ,che al momento non fanno. Insomma crediamo che debbono essere riviste tante cose per evitare altri scivoloni come questi per il futuro. Inutile giraci attorno l’Hinterreggio è una squadra assai volenterosa da lodare per l’impegno ( ha recuperato due volte lo svantaggio) ma anche abbastanza pasticciona nei momenti cruciali della gara. Ad esempio dopo aver acciuffato per la seconda volta la squadra aquilana, la squadra di Pellicanò ha avuto la possibilità in due circostanze di passare in vantaggio , ma la mancanza di personalità e di lucidità non hanno consentito ai locali di dare la svolta alla gara. 3 .4. 3 è stato lo schieramento iniziale da parte della squadra di casa che secondo noi necessita di essere rivisto ma soprattutto rivisitato in alcuni uomini. Gli abruzzesi hanno risposto con un produttivo ed organizzato 4.3.3. Partenza propositiva degli ospiti grazie ad un buon possesso palla , capaci di galoppare per buona parte del campo con estrema facilità. I locali invece rispondono a tratti sulle invenzioni singole di Zampaglione e Khoris oppure con tiri da lontano. In vantaggio gli ospiti sugli sviluppi di un calcio d’angolo, batti e ribatti nell’aera piccola e difesa reggina distratta ad improvvisare un fuorigioco dimenticandosi di Infantino bravo a battere l’incolpevole Mengoni. Un minuto dopo il pareggio dei locali bravo nella circostanza il volenteroso Figliomeni a verticalizzare verso l’accorrente Khoris lesto a superare il diretto avversario e depositare in rete la palla del pareggio. Tutto come prima con i locali adesso più convinti e propositivi, ma la doccia gelata arriva a conclusione della prima parte di gioco in seguito ad un pallone che stava per finire sul fondo del campo, ma ancora una volta la scolastica difesa reggina a scalare e pensare così di lasciare in fuorigioco Improta che invece indisturbato dentro l’aera piccola non fa altro che appoggiare in rete la palla del nuovo vantaggio. Nella ripresa il tecnico dei locali tenta la carta Cutrupi Saverio ma soprattutto nella scelta di arretrare Khoris nella linea dei centrocampisti per dare più qualità. E’ proprio l’ex di turno a recuperare palla a centrocampo , a seguire il lancio verso Zampaglione e poi ancora verso Figliomeni il cui cross ha trovato puntale l’accorrente Anzilotti bravo a frasi trovare sul palo più lontano e depositare in rete la palla del pareggio. La possibilità di andare in vantaggio con Figliomeni qualche minuto dopo ma il tiro da buona posizione risulta debole ed impreciso. Finisce qui l’Hinterreggio evidentemente carente anche sotto il profilo fisico , mentre l’Aquila ancora nelle ripartenze e sempre con uomini lasciati da soli in area di rigore colpisce per altre due volte. Prima con Infantino su calcio di rigore per fallo di Impagliazzo su Triarico, e successivamente con Improta autentico mattatore a conclusione di un grigio ( in tutti i sensi) pomeriggio reggino.