Già questo pomeriggio i calciatori del Siderno non hanno tenuto la consueta seduta di allenamento, infatti tra gli stessi, pur presenti al "Raciti" sembra sia calato un senso di sfiducia nei confronti della società, che all'indomani della vicenda che ha visto il DASPO colpire 4 componenti biancoazzurri, 3 calciatori ed un dirigente, oltre a tre tifosi, e dopo la riunione tenutasi ieri sera dove si è registrata l'assenza di soci importanti che avevano preso degli impegni in seno al sodalizio, gli stessi calciatori appunto vedendo mancare le condizioni minime per proseguire l'attività, sembra siano pronti anche a non scendere in campo domenica prossima contro la Gioiese. A confermarlo il Presidente pro tempore Alessandro Panetta che ha riferito «Siamo amareggiati, ma per dovere di chiarezza nei confronti della città, della tifoseria, dello staff tecnico e dei giocatori, ci preme evidenziare che stando così le cose, questa società non ha futuro. Mercoledì sera diversi soci, che pure avevano preso degli impegni, non si sono presentati alla riunione e così diventa difficile andare avanti. Giusto perché si sappia, la squadra mercoledì ha affrontato la trasferta di Soveria Mannelli con le auto, partendo alle 11,30, ed i giocatori hanno mangiato panini. Noi dirigenti abbiamo sentito il dovere di mettere al corrente il gruppo dell'attuale delicata situazione e senza aiuti è impossibile proseguire». Chiaramente la vicenda dei Daspo ha influenzato molto le scelte di qualche dirigente importante, anche se il DASPO sembra sia stata la goccia che ha fatto traboccare un vaso già pronto da tempo a traboccare, un provvedimento che in casa Siderno è sembrato più che eccessivo: «Qualcuno si è indubbiamente sentito colpito a livello morale - prosegue Panetta -, qualcun altro ha trovato una via d'uscita per farsi da parte, ma noi chiediamo aiuto per proseguire la stagione e non soltanto a livello economico ma anche e soprattutto a livello morale con un sostegno ed una presenza, che ci consenta di trovare per esempio un nuovo sponsor o magari per riuscire a vendere un abbonamento in più. Per quanto riguarda il Daspo, io sono convinto che si è trattato di un'azione mirata verso il Siderno perché quello che è accaduto, per quanto riprorevole possa essere, non era così grave da giustificare un simile provvedimento, davvero eccessivo. Mi auguro, comunque, che la squadra possa scendere in campo, ma questo potrà avvenire solo se chi ha preso degli impegni deciderà di mantenerli fino alla fine, io personalmente farò di tutto insieme ai pochi dirigenti rimasti al mio fianco, affinchè il Siderno prosegua la stagione anche solo con la Juniores, i tifosi sono sicuro faranno la loro parte standoci accanto, come stanno facendo anche oggi».