Partita tra squadre ferite al “Picco” . I liguri padroni di casa sono a caccia del bottino pieno per: salvare la panchina di Serena, chiudere il filotto di tre sconfitte consecutive, dimostrare che il titolo di regina del mercato non è stato assegnato a caso. Gli amaranto, privi di Rizzo squalificato, dovranno provare a muovere la classifica, asfittica soprattutto per la penalizzazione, per evitare di dover iniziare a guardare verso il basso, anziché verso l'alto. Altro focus interessante riguarda la situazione di Dionigi, che oggi ha scelto un modulo accorto, e come potrebbe evolversi il “mal di pancia” di Ceravolo.
La partita inizia subito con una polemica, Sansovini entra in contatto con Ely in area di rigore, Gavillucci vicino ai due lascia correre. L'approccio della Reggina non è certamente dei migliori, troppo timida la squadra amaranto che così consente allo Spezia di gestire il gioco, unico momento di respiro per la formazione calabrese, al 6' quando Ceravolo prova una sgroppata fermata facilmente dalla difesa bianca.
Dopo un lungo monologo spezzino che ha portato solo quattro calci d'angolo, prova la fiammata la Reggina con Ceravolo che al 14' con un bellissimo diagonale, al termine di un contropiede, colpisce il palo e il succesivo tiro di Fischnaller viene deviato in corner. Il match non vive continue emozioni, anzi è tutto molto spezzettato, solo al 24' si smette di sbadigliare quando sugli sviluppi di una punizione corta di Garofalo, Sansovini calcia ma trova la linea di fondo. Al 30' velenosa conclusione di Barillà che per poco non mette Iacobucci nei guai. 3' più tardi Baiocco conferma, con una mancata presa che poteva avere effetti peggiori, il suo pessimo inizio di stagione. 1' dopo Ceravolo concretizza un contropiede costringendo Iacobucci alla parata in due tempi, ma meglio sarebbe stato servire un compagno da parte della punta locrese. Sempre Ceravolo è il più pericolo per gli amaranto come al 40' quando tira verso la porta dell'estremo difensore spezzino che dice nuovamente di no alle velleità amaranto. Al 43' bella giocata di Di Gennaro che si conclude con una grandissima conclusione, ma altrettanto grande è Baiocco a stendersi e disinnescare il pericolo.
La ripresa non vede cambi tra i protagonisti del primo tempo, dunque è anche non sorprendente che il canovaccio del match non cambi, lo Spezia gioca, la Reggina attende. Al 55' l'equilibrio però si spezza. Sansovini brucia D'Alessandro in elevazione, sugli sviluppi di un calcio d'angolo, insaccando il vantaggio per la formazione ligure. Al 61' per la Reggina si fa tutto più difficile perchè, per eccesso di zelo dell'arbitro, Armellino viene mandato a farsi la doccia per somma di ammonizioni. Al 67' ancora Sansovini svetta sempre sugli sviluppi di un corner, ma la palla questa volta si perde sopra la traversa. E' scatenato il goleador ligure, al 70' è meraviglioso il tentativo al volo almeno per l'esecuzione, la mira non è delle migliori. Al 74' ancora occasione per Ceravolo, servito da Hetemaj, ma la mira non vuole “sistemarsi”. Poco dopo ancora show di Sansovini su imbeccata di Crisetig, ed è bravo Baiocco a mantenere in piedi la partita che comunque al 94' rilancia le ambizioni spezzine, mentre per gli amaranto è necessario esaminare a fondo la situazione prima che i guai assumano proporzioni enormi.
Tabellino
Spezia: Iacobucci, Piccini, Schiavi (39' Benedetti), Goian, Di Gennaro (59' Pichlmann), Garofalo, Lollo, Bovo, Sammarco, Antenucci (75' Crisetig), Sansovini, All. Serena
Reggina: Baiocco, Di Bari, Ely, Adejo, D'Alessandro (75' Melara), Hetemaj, Barillà, Armellino, Rizzato, Ceravolo (82' Comi), Fischnaller (58' Sarno), All. Dionigi
Marcatori: Sansovini (S)
Ammoniti: Goian, Garofalo, Sammarco (S), Armellino, Di Bari (R)
Espulsi: Armellino (R)
Arbitro: Sig. Gavillucci