La U.S. Vibonese Calcio srl interviene in merito alla situazione particolare (e probabilmente unica) venutasi a creare successivamente alla conclusione delle gare Play off e Play out delle squadre interessate in ambito Lega Pro per la stagione 2011/2012.
Nell’aprile 2012 il Consiglio Federale della FIGC aveva deliberato la soppressione degli eventuali ripescaggi nella Lega Pro 2012/2013 anche al fine di procedere alla riorganizzazione dei campionati con l’Istituzione di un unico torneo diviso in tre gironi di 20 squadre ciascuno. A seguito della mancata iscrizione di alcune società (5) ed all’esclusione di altre (3), la Lega Pro risultava avere in organico 69 squadre per la stagione 2012/2013 di cui 32 di 1ª Divisione e 37 di 2ª Divisione.
Il Consiglio Federale della Figc riunitosi in data 19/7/2012 ha autorizzato la Lega Pro a procedere ad un’integrazione nei due gironi della sola Prima Divisione di quattro compagini tra quelle in organico alla Seconda Divisione, escludendo ogni altra possibile ammissione ai Campionati di Seconda Divisione per squadre provenienti dalla L.N.D. e confermando quindi il numero totale delle partecipanti in 69.
Non vi è dubbio che la situazione sopra sia evidentemente contraddittoria con la norma federale nella fattispecie sancita ad aprile. Ed invero se detta norma, di fatto, sospendeva i ripescaggi, avrebbe dovuto trovare la sua completa ed esaustiva attuazione senza alcuna distinzione tra ammissione in Prima Divisione per squadre provenienti dalla Seconda Divisione ed ammissione a quest’ultima categoria per squadre provenienti dalla L.N.D.
Ove tale indirizzo avesse conferma, il provvedimento adottato nella seduta del 19/7/2012 costituirebbe una palese violazione di quanto precedentemente sancito dalla Figc ed arrecherebbe un danno grave ed irreparabile per il quale la US Vibonese Calcio srl si riserva di agire dinanzi alle Autorità giudiziarie competenti.
Se l’intenzione di ammettere quattro società dalla Seconda alla Prima Divisione ha quale fine quello di procedere a formare per detta categoria due gironi a 18 squadre ciascuno, allo stesso modo avrebbe avuto ed ha tuttora senso che anche i due gironi di Seconda Divisione fossero costituiti ognuno da 18 squadre. In conseguenza di detto allargamento delle ammissioni l’U.S. Vibonese Calcio sarebbe privilegiata per la partecipazione alla Seconda Divisione, considerato che la stessa è retrocessa nella LND solo a seguito di un doppio turno di Play out (caso questo Unico nella dinamica dei campionati professionistici).
Non può sottacersi, ancora, la posizione economica, finanziaria e strutturale dell’ US Vibonese Calcio che, come da verifica Covisoc e Deloitte, ha provveduto al pagamento di tutto quanto alla stessa attribuito ed in particolare al versamento degli stipendi pendenti e delle ritenute fiscali per tutti i tesserati come attesta la già avvenuta restituzione dell’ intera fideiussione a suo tempo prestata.
La legittima richiesta di ammissione dell’US Vibonese Calcio al Campionato di Seconda Divisione, è chiaramente supportata dai fatti appena menzionati dai quali si evidenzia che i fondi erogati dalla Lega Pro a seguito della Legge Melandri sono stati impiegati, unitamente alle risorse economiche della Società, alla soddisfazione ed estinzione di qualsivoglia situazione debitoria. La stessa constatazione non è riscontrabile nel caso di altre società interessate da declaratorie fallimentari ed a provvedimenti sanzionatori su segnalazione delle Società di Controllo Economico (Covisoc e Deloitte).
E’ appena il caso di rammentare la posizione del Giulianova Calcio che nonostante avesse beneficiato dei proventi della Legge Melandri non ha provveduto a presentare la domanda d’iscrizione al Campionato 2012/2013 per un’irreparabile situazione economica, distraendo verosimilmente le somme assegnate dalla Legge Melandri alla specifica loro finalità: corretta gestione ed eliminazione posizione debitoria. Su tale presupposto entrambe le società di Controllo amministrativo e contabile (Covisoc e Doeloitte) previo incarico della Lega Pro avevano accertato lo stato d’insolvenza di detta società che avrebbe dovuto determinare l’arretramento della stessa all’ultimo posto in graduatoria con conseguente passaggio dell’ U.S. Vibonese Calcio al sestultimo posto finale ed evitata disputa dei Play out.
E’ auspicabile, infine, che il Presidente della LND e quello dell’AIC, rispettivamente per le proprie competenze, assumano una posizione precisa e decisa in merito ad una ulteriore fase di ripescaggi in Seconda Divisione con l’ammissione al Campionato 2012/2013 di ulteriori tre (3) squadre che porterebbe l’organico dei quattro gironi di Lega Pro ad un totale di 72, con una presenza in ciascuno di essi di diciotto società. Ciò consentirebbe in un momento di grande crisi lavorativa la certezza di altri posti occupazionali previo accertamento delle garanzie economiche e strutturali delle società ammesse.
In conclusione l’ US Vibonese Calcio srl invoca una modifica dell’indirizzo delineato con l’integrazione dell’organico della Lega Pro nella sua veste complessiva, in maniera da assicurarle una forma definitiva più omogenea e razionale rispetto al valore crescente da essa acquisito e più consona alle giuste aspettative del momento calcistico che essa rappresenta.