Comunicato Stampa
L’assemblea societaria dell’Associazione Calcio Locri 1909 riunitasi in via d’urgenza dopo il rientro della squadra dalla trasferta di Bova Marina dichiara la sospensione di ogni attività agonistica del proprio sodalizio sportivo in attesa di eventuali determinazioni societarie che potrebbero portare finanche al ritiro della squadra dal campionato di Promozione calabrese girone B.
La Nostra Società non intende più assistere inerme ad un campionato condizionato da condotte antisportive ed antigiuridiche perpetrate, reiteratamente in tutto l’arco della stagione calcistica, dai dirigenti e tesserati della Melitese S.r.l. nei confronti della nostra Associazione Sportiva, dei nostri dirigenti e tesserati.
All’esercizio di una legittima prerogativa da parte dell’ AC Locri, qual’è da intendersi un reclamo presentato avverso la posizione irregolare di un giocatore della Melitese (Bonanno) attinto da DASPO, si è risposto con condotte prepotenti ed arroganti che travalicano ampliamente non solo i principi della sportività ma addirittura quelli della legalità.
Alle minacce dei Ns. dirigenti sul campo di Brancaleone, alle intimidazioni e pressioni subite dalla squadra in quel di Lazzaro, alle intimidazioni telefoniche ed agli appostamenti dei nostri tesserati, si sono aggiunti gli inqualificabili episodi di ieri avvenuti a nostro danno sempre ad opera dei soliti dirigenti e tesserati melitesi.
A tutto questo, stante il paradossale silenzio della Lega Calcio Calabrese, non intendiamo più soprassedere e soccombere passivamente atteso l’obbligo morale di tutelare tanto la nostra dignità umana e personale quanto la tradizione sportiva e calcistica della Società che rappresentiamo.
Proprio in ossequio alla secolare e gloriosa tradizione calcistica che ci onoriamo di rappresentare non ci siamo sottratti dal denunciare chi, in totale spregio delle norme di giustizia sportiva ed ordinaria, schierava consapevolmente nella propria formazione un giocatore attinto da provvedimento DASPO che, per l’effetto, non poteva neanche essere presente all’interno della struttura sportiva.
Il nostro rispetto per i principi di lealtà, correttezza e trasparenza sportiva, in linea con tutti quei tifosi ed appassionati calcistici che ancora oggi credono nei valori di questa disciplina, ha sortito il silenzio delle istituzioni calcistiche calabresi e l’assordante arroganza e prepotenza dei nostri avversari.
Noi non lamentiamo i torti e le pressioni arbitrali ma chiediamo anzitutto il ripristino delle condizioni minime di legalità sportiva nei nostri confronti e sull’intero campionato di Promozione Calabrese in totale balia dei paladini dell’antisportività e dell’illegalità dei comportamenti.
Attendiamo pertanto risposte e risoluzioni immediate dagli Organi e dalle Autorità sportive, nella consapevolezza che non faremo ulteriormente, e gratuitamente, vilipendere ed oltraggiare i nostri colori sociali ed il nostro blasone calcistico, pronti a tutelare i nostri interessi sia dinanzi all’Autorità giudiziaria sportiva che ordinaria.
AC LOCRI 1909