E’ venuto il momento che tutti i calciatori dilettanti sappiano che esiste e opera, a livello nazionale, un’associazione che tutela i loro diritti e porta avanti le loro istanze. Un’associazione che nel tempo è cresciuta sia a livello nazionale che Europeo tanto che di recente, lo scorso 30 gennaio, proprio per l’importanza che da alle problematiche e al mondo dei calciatori dilettanti, ha inaugurato una nuova sede a Roma, che va ad affiancare quella storica di Vicenza. Per discutere di questo e di altro l’A.I.C (associazione italiana calciatori) ha organizzato per il prossimo 20 febbraio alle ore 14:30, nei locali dell’hotel Lamezia presso la stazione centrale di Lamezia Terme, un incontro-dibattito, il primo in Calabria, a cui sono invitati a partecipare tutti i calciatori appartenenti alle squadre militanti nei campionati dilettanti, dalla serie D alla terza categoria, compreso il calcio a cinque e il calcio femminile. All’evento, organizzato dal responsabile regionale A.I.C. Maurizio Cavallo, interverrà il responsabile nazionale del dipartimento del settore dilettantistico dell’Associazione italiana calciatori Massimo Cherri. Molteplici saranno gli argomenti trattati, a partire dalla tutela sanitaria a quella assicurativa dei calciatori dilettanti, per continuare con le normative sullo svincolo e finire con le problematiche connesse con le regole imposte dai comitati regionali in merito all’utilizzo obbligatorio degli under.
Dal 10 aprile 2000 l'Associazione Italiana Calciatori ha esteso la propria tutela anche a tutti i calciatori tesserati per società appartenenti al settore dilettanti, calcio femminile e calcio a 5. In poco tempo sono stati fatti molti passi in avanti, e raggiunti obiettivi fondamentali per questo settore: dopo aver raccolto numerose iscrizioni (attualmente siamo oltre quota 12.000) e dopo aver ottenuto la presenza dei calciatori dilettanti per l’A.I.C. all’interno del consiglio federale della F.I.G.C. che rappresentano il settore dilettantistico , l'A.I.C. ha lavorato su due problemi principali, vale a dire in primis l'abolizione graduale del vincolo e successivamente la tutela dei rapporti economici. Per quanto riguarda il vincolo, dopo lo storico accordo A.I.C/LND che ha portato l'età minima per ottenere lo svincolo a 25 anni, l'Associazione sta continuando a lavorare sul progetto che prevede ulteriori e graduali diminuzioni di età, avendo come punto d'arrivo l'armonizzazione con i principali paesi europei e quindi lo svincolo a 18 anni. Si tratta naturalmente di una rivoluzione epocale per un settore che da tempo era bloccato dal cosiddetto ed antistorico vincolo "a vita".