Il Marina di Gioiosa non ci sta
Il Marina di Gioiosa non ci sta

 

Si respira una strana aria allo stadio comunale “G. Lombardo” di Marina di Gioiosa, aria che non piace proprio alla dirigenza e ai giocatori della squadra giallorossa. Domenica nel match contro il Catona si è visto uno schieramento di forze dell’ordine che sembrava dovesse succedere chissà cosa e invece la partita si svolta in assoluta tranquillità, il Catona nonostante il doppio svantaggio è riuscito a rimontare ed a portarsi a casa un punto senza nessun problema a dimostrazione che tutte le montature fatte nei giorni precedenti la partita non erano vere.

La situazione che si è creata attorno al Marina di Gioiosa è frutto delle montature che alcuni media si divertono a creare intorno alla compagine giallorossa che viene troppo spesso etichettata come una squadra di attacca brighe e lo stadio “Lombardo” viene militarizzato per la paura delle squadre ospiti di subire aggressioni o minacce.

Adesso è arrivato il momento di dire basta a questo gioco al massacro, la società giallorossa è stanca di questa situazione come si evince dalle parole di uno dei suoi giocatori simbolo Matteo Carbone, che già domenica dopo il match con il Catona aveva rilasciato delle dichiarazioni riguardo:” E’ ora di finirla, a Marina di Gioiosa vengono tutti a giocare in assoluta tranquillità. Perché qui mandano 20 o 30 poliziotti e negli altri campi dove andiamo a giocare noi se ne vedono al massimo due? E’ vero a Oppido ci sono stati degli episodi spiacevoli ma se c’è di mezzo il Marina di Gioiosa il tutto viene enfatizzato, quello successo contro la Mamer poteva succedere a qualsiasi altra squadra. I media sanno solo mettere in evidenza le cose negative di questa squadra, alcune trasmissioni sportive invece di sottolineare il fatto che siamo una squadra con tutti ragazzi del paese che lavorano, studiano e si allenano di sera preferiscono dedicare due puntate ai fatti di Oppido. Se debbono parlare di noi solo per farci fare brutta figura possono anche fare a meno di venire a riprendere le nostre partite”