Grazie a tutti voi! Da oggi saremo ancora più forti
Grazie a tutti voi! Da oggi saremo ancora più forti

Prima ancora che “StadioRadio", noi facciamo radio e per citare una delle canzoni che preferisco degli Afterhours, vorrei dire "non è per sempre" , nello specifico mi corre l'obbligo di comunicare allo straordinario popolo di Stadioradio che, da qualche giorno, non sono più il direttore della testata stampa di Radio Venere e conseguentemente di questo strepitoso format.

Spesso si identifica un passaggio come questo che sto annunciando, quasi come un segno di rottura con l’ambiente dentro il quale si opera, beh, mai come questa volta non è così ed i motivi sono diversi. Il primo è che questo contatto con il pubblico resta un'esperienza meravigliosa e talmente adrenalinica da diventare quasi irrinunciabile, poi c'è il rapporto con i tanti collaboratori che hanno fatto e fanno grande Stadioradio ed hanno arricchito il mio bagaglio personale ed emotivo, perché è incredibile l'alchimia innescatasi tramite StadioRadio, che nei fatti è una squadra dove tutti coloro che ne fanno parte hanno, assolutamente, pari importantanza perché è il gruppo e il continuo sostegno reciproco misto a confronto a darci forza; poi c'è il giusto supporto da dare al nuovo direttore che è colui il quale più di tutti ha reso grande questa realtà e vale a dire Antonio Blefari al quale devo sempre e comunque più di quanto io possa riuscire a dare.

Questo ad ogni modo non è un addio è solo un cambiamento di ruolo, anche perché, dati google alla mano (li troverete in calce a questo editoriale, ma val la pena segnalare una crescita in termini assoluti del 20% circa, con ulteriori prospettive di allargamento implementando e sfruttando pienamente risorse e potenzialità di un progetto che aumenta consenso, anche a fronte di un aumento della concorrenza), c’è un percorso da continuare per far crescere numeri che non sono ardimentose interpretazioni di dati complessivi di cartelli radiofonici, bensì numeri oggettivi e legati esclusivamente alle attività di stadioradio.it al lavoro sui social, all'introduzione dell'app, del canale e del bot telegram e che, tra l’altro, non tengono conto di quanto fatto dalle nostre sette radio (Sibari Sole, Radio Digiesse, Radio Amica in Blu, Radio Gamma No Stop, Antenna Bruzia, Radio Ricordi e Radio Venere ) o Calabria tv, altro perno fondamentale di un progetto che ormai ha valicato lo Stretto ed il Pollino per la sua credibilità e minuziosità a fronte di un ridimensionamento verso alcuni campionati minori che ci impegnamo a compensare a breve.

C’è anche un altro obbligo, morale e professionale che mi fa “rilanciare” l’impegno e cioè l'essere ancora più libero di seguire la strada tracciata che, pur non mettendo al riparo da errori, aderisce quanto più possibile al rispetto di regole e coerenza verso pubblico ed istituzioni, portando a divenire un esempio positivo e riconoscibile che può non piacere soltanto a chi in un sistema poco trasparente ci sguazza per un tornaconto circoscritto che danneggia coloro i quali agiscono con pura passione.

Ed a proposito di passione, da qui non sentirete mai giustificazioni, più o meno velate, a gesti violenti o vili, per la tensione dovuta alla valenza di una partita magari condita da un errore di un giovane arbitro, oppure soltanto perché qualcuno ha una sciarpa, magari amaranto al collo, con la quale, eccezion fatta nell'atto del gol segnato/subito (sicuramente aspetto da limare e correggere), ha sempre raccontato la realtà dei fatti, come è giusto fare con un tesserino in tasca che risponde ad un codice deontologico che se rispettato tutela tutti, ma proprio tutti, dal giornalista, al giocatore, all'allenatore, al top player che sale sul palco del premio stadioradio, al tifoso, fino al Presidente del Comitato Regionale che saluto e ringrazio per la pazienza avuta in questi anni.

Per chiudere, grazie ancora, di puro cuore: a chi mi ha sostenuto e mi sostiene, grazie a chi mi avversa, a chi ha accettato confronti duri terminati con strette di mano tra persone perbene ed intelligenti, grazie a chi ha preferito evitare di confrontarsi facendo perdere ad entrambi buone occasioni, grazie a chi mi applaude, grazie a chi mi ha sputato, grazie a chi è contento di questo passo di lato, grazie a chi tirerà un sospiro di sollievo sapendo che questo passo di lato, altro non è che un rilanciare con maggiore vigoria questo progetto perché, per chiudere ancora in musica, citando Fabrizio De Andrè:"Verremo ancora alle vostre porte e busseremo ancora più forte".

 

Di seguito i risutlati di stadioradio,it nel triennio 2013/2016 e 2016/2019: