GallicoCatona. Tra mal di trasferta e programmi futuri
GallicoCatona. Tra mal di trasferta e programmi futuri

E’ l’ottava sconfitta esterna stagionale, lontano dal campo amico il Gallico Catona non riesce a fare

risultato. A Sersale non c’è stato scampo, comunque, c’è la ferma volontà di far bene mentre si distanzia ancor più la zona play off, si è a sette punti dall’ Acri.

E’ un Gallico Catona  che intende far rimanere inviolato lo stadio Lo Presti di Gallico. Prima della sosta rende visita la pericolante Luzzese, è il terz’ultimo appuntamento interno della stagione.

Mister Misiti raggiunto l’obiettivo minimo della salvezza intende stimolare ambiente e giocatori per le Ultime  “ cinque giornate” salvo appendice per i play off  che sarebbero per la formazione reggina un traguardo  prestigioso già assaporato qualche anno fa con Ivan Franceschini.

Si giocherà con il solito 4-3-3, mentre tornano disponibili sia Monorchio che Maceri. La società “scruta” gli orizzonti per il prossimo futuro. A Giugno ci saranno il rinnovo delle cariche sociali.

Ci potrebbero essere delle novità positive, nuovi ingressi di soci, nuova linfa. Il progetto tecnico punta sempre sulla “ linea verde”, c’è chi vorrebbe puntare più in alto ( ma ci sono le

condizioni reali ma soprattutto economiche) che porterebbe alla riconferma del tecnico Peppe Misiti  e del potenziamento dell’organico ( servono una prima punta) oppure “volare” basso divertendosi per la riconferma  del massimo campionato regionale dilettantistico.

I pochi tifosi ( non si riesce purtroppo a vincere questa sfida) lo stesso ambiente  potrebbero assuefarsi ma…

Un’ultima riflessione  amara ma vera. Il calcio dilettantistico non vive un buon momento, nella fattispecie regionale si percepisce che qualcosa non va, bisogna mettere mano ai regolamenti, senza infingimenti.

La Lega, le società tutte ( quello opulente e non ) , la categoria arbitrale, l’associazione degli allenatori, dovrebbero sedersi ad un tavolo per concertare un nuovo regolamento che sia egalitario.

Le società soprattutto in Eccellenza non possono essere un “ufficio di collocamento”  con rimborsi spesa esorbitanti per i calciatori., anche sugli  allenatori va riscritta qualcosa, anche se le società devono ottemperare  agli impegni assunti. Anche se in Eccellenza giocano diversi giocatori che provengono dal professionismo e molti tecnici “vivono” di questo lavoro.

Questione arbitraggi. Si deve migliorare anche se sono da brandire gli atti di violenza e sono giuste le drastiche misure della giustizia sportiva. Quest’anno in questo non tutto ha funzionato per come si prospettava, c’è sudditanza psicologica anche nei dilettanti ?

Settori giovanili. Anche qui c’è un discorso ad ampio raggio partendo dal fatto che i giovani giocano sempre di meno al calcio. Perché ? Telefonini, nuove proposte, ma c’è professionalità e preparazione nei settori giovanili delle società ?  Pochi i ragazzi bravi per una prospettiva professionale che trascorso il periodo dei “fuori quota” finiscono di giocare  anzitempo …